C’era una volta il buongoverno… Ci sono la buona tavola,  il buon bere,  il buon lavoro… C’è un “buon” per tutto che, come si diceva una volta, è un po’ come la una laurea o una sigaretta, non si nega a nessuno. Quindi dovrebbe esserci anche una “buona strada” soprattutto per quanto riguarda pedoni e ciclisti che sono le categorie più a rischio, checchè ne dica qualcuno che sostiene che sono indisciplinati e quindi se la cercano. Infatti in strada muoiono loro, noi, i nostri…chi pedala insomma.  Perchè la buona strada non c’è . Non c’è per niente.  Eppure l’hanno promessa in tanti. Soprattutto chi amministra, chi deve raggranellare consenso, chi  può (potrebbe) decidere e dovrebbe decidere di dare una volta per tutte un svolta a una carneficina che vede numeri assurdi. Un morto in bici ogni 32  ore sulle strade del nostro Paese? Non so se è vero, sicuramente lo è, ma non è questo che mi impressiona. Mi impressiona il fatto che i numeri ormai scivolino addosso quasi a tutti, finchè non diventano nomi e facce conosciute. Allora ci si rende conto. Scivolano i numeri e svaniscono le promesse. Sale la rabbia quando poi  ricordano che in bici, in strada, i ciclisti devono rispettare le regole, devono essere più disciplinati, devono usare, casco, luci, campanelli come se servissero a qualcosa quando qualche “criminale” ti sfiora apposta passandoti a 5 centimetri per farti spaventare, senza capire che rischia di farti la pelle. Come se servissero a qualcosa quando qualche “criminale” che guida con il cellulare facendosi i fatti suoi non ti vede e ti stringe, ti butta fuori, ti butta giù. Come se servissero a qualcosa quando ti superano e ti tagliano la strada perchè non esisti, perchè se ne fregano…Poi ci sono i ciclisti indisciplinati. Ci sono anche quelli ma non spostano di una virgola il problema: perchè sulla strada muoiono solo e sempre pedoni e ciclisti. Tutto questo mentre ieri un ragazzo rumeno di 28 anni che stava andando al lavoro in bicicletta  è morto dopo essere stato investito da un pirata della strada in via Rombon, al confine tra Milano e Segrate.  Tutto questo mentre l’altroieri a Corsico, sempre alle porte di Milano, un suv ha perso il controllo ed è piombato sulla fermata di un bus dove c’erano tre ragazzi in attesa: un 23enne è morto gli altri due di 16 anni sono ricoverati con fratture multiple. Tutto questo mentre qualche giorno fa il corridore della Bardiani-CSF Paolo Simion per evitare un auto mentre si stava allenando a Trevignano è caduto e ha riportato un trauma cranico che gli ha procurato un ematoma fortunatamente di lieve entità. Tutto questo mentre, sempre qualche giorno fa,  Samuele Manfredi   18enne promessa azzurra della Groupama-FDJ è stato travolto da un’auto a Pietra Ligure ed ora si trova in coma farmacologico in ospedale. Si potrebbe continuare ed invece sarebbe ora che finisse qui…