“Le imprese sono per pochi fortunati ma lo sport è per tutti e di tutti e ognuno di noi può ambire a migliorarsi continuamente per raggiungere piccoli e grandi obiettivi.  Però bisogna uscire dalla propria confort zone, bisogna avere il coraggio di osare e sperimentare. Dodici anni fa  il gps nella corsa e nello sport non esisteva, c’era solo sui navigatori delle auto e sulle barche. Noi abbiamo scelto quella strada lì ed oggi il mercato della tecnologia sportiva conosce solo il gps…”. Stefano Viganò,  da 8 anni amministratore delegato di Garmin Italia  attende invano che sia il sonoro di un video, in cui scorrono i testimonial della sua azienda, a dettare lo slogan.  Ma resta muto, è il bello della diretta. E allora è un attimo uscire dall’impasse e cambiare al volo la scaletta della serata dei Beat Yesterday Awards, gli Oscar consegnati nella terza edizione del Garmin gala, che si è svolta nello Spazio Gessi a Milano: ” Fare meglio di ciò che si è fatto ieri è un po’ la nostra filosofia- spiega Viganò- Ma vorrei chiedere a Simone Moro o ad Alessandro Ballan quante volte hanno rinunciato o perso sul cammino che poi li ha portati sulle cime del mondo. Funziona così nella vita e nello sport. Noi  non siamo qui per celebrare vittorie ma per raccontare la  strada, il percorso che serve…”.  Come Madre Teresa di Calcutta la felicità non è la meta ma il viaggio per raggiungerla e allora sul palco sfilano atleti dai nomi importanti  e sportivi che hanno davvero viaggiato alzando  l’asticella del proprio limite.  A “rompere il ghiaccio” ci ha pensa Michela Moioli, medaglia d’oro olimpica di Pyeongchang nello snowboard cross : «Il 2018 è stato magico- spiega- ho raggiunto risultati incredibili non solo in pista  e mi piace l’idea di poter essere un punto di riferimento per le ragazze della mia età appassionate di sport. Adesso però non vedo l’ora di iniziare il 2019, la neve ha un richiamo irresistibile».  Ma il mondo della montagna non è  protagonista solo grazie all’azzurra dello snowboard. Il 2018, infatti, è stato  un anno di grandi imprese come quelle  Marco De Gasperi e Tamara Lunger. Il trailrunner, premiato dall’oro olimpico nella maratona Stefano Baldini, ha percorso il tragitto Alagna – Monte Rosa – Alagna nel tempo di 4 ore e 20 minuti stabilendo un record storico. L’alpinista altoatesina, invece, ha reso speciale il 2018 per la scalata invernale al Pik Pobeda, la più alta montagna della Siberia.  Non solo. Premi anche per il  Team Luna Rossa Challenge  con il progetto che, dopo 20 anni di trionfi nelle acque di tutto il mondo, vede la squadra italiana impegnata nel dar vita a un nuovo ciclo di giovani velisti che formeranno il nuovo equipaggio di Luna Rossa,  per Federico Damiani che, per celebrare il ventennale dalla storica doppietta Giro-Tour di Marco Pantani nel 1998, in bici ha ripetuto in un giorno  per 13 volte la celebre salita di Oropa, coprendo il dislivello dell’Everest e per  Giulia Ruffato, l’atleta di handbike che grazie a Obiettivo 3, il progetto ideato da Alex Zanardi  nel 2018 ha iniziato il suo percorso di allenamenti con l’obiettivo delle  Paralimpiadi di Tokyo 2020. Il Garmin award è andato anche a  Michele Mongillo e a Cristian Basile che, partendo da Cusano Mutri (Benevento), hanno affrontato i 15.000 chilometri del Mongol Rally a bordo della loro Fiat Panda e a  Nicola Andreetto  e al suo blog Motoreetto  per lo spirito di avventura dei viaggi che fa e racconta.