toldoL’ultima volta che ho visto Francesco Toldo  era in bici,  all’attacco del Ghisallo con una ruota bucata in attesa che qualcuno venisse a soccorrerlo. Pioveva. Anzi di più. Un diluvio, senza tregua, senza logica come (forse) non ne avevano avuta tutti i pazzi che si erano avventurati nella Vigorelli-Ghisallo in una giornata in cui sulle strade si poteva tranquillamente andare in canoa. Ma alla fine felici e anche un po “eroici”. Toldo era lì, in sella come tra i pali, come contro l’Olanda in quell’Europeo 2000 che lo vide parare tre rigori ai favoritissimi olandesi in semifinale e “guidarne” altri due con lo sguardo fuori bersaglio. Anni fa. Ora il portierone viola, nerazzurro e azzurro fa il dirigente ma non ha smesso di fare sport e si vede perchè, a differenza di tanti suoi colleghi che “esplodono” dopo aver appeso le scarpette al chiodo, è rimasto magro e tirato come allora. Forse anche di più perchè la bici vale le fatiche degli allenamenti sul campo, vale la palla medica, gli addominali, salti e tuffi…Ma non basta. Francesco Toldo corre, ha partecipato come staffettista all’ultima Milano Marathon e, è notizia di questi giorni, scia. Sci di fondo ma non tanto per farsi una sgambatina domenicale di qualche ora. Con altri quattro ori olimpici come Paolo Bettini, Antonio Rossi, Yuri Chehi e Cristian Zorzi correrà infatti domenica 27 gennaio la 46ma edizione della Marcialonga da Moena a Cavalese in Val di Fiemme e Fassa. A convincerlo a rimettersi i guanti, questa volta da sci,  pare sia stato il suo amico Bettini, forse lo stesso che lo ha convinto a pedalare. Ma qui sarà un po diverso. Chi conosce la Marcialonga sa che è una delle sfide mitiche del fondo, settanta chilometri da conquistarsi metro dopo metro tra salite e discese e una folla di appassionati che quest’anno vedrà al via quasi 8mila atleti. E in gara ci saranno anche 8 olandesi che sicuramente non se lo sono dimenticato…