pie“Papà io non ho più voglia di allenarmi…” . Prima o poi capita, bisogna un po’ rassegnarsi. Capita ad un adolescente su dieci di decidere ad un certo punto del proprio viaggio di abbandonare lo sport. “.  Gli adolescenti “mollano” per varie ragioni tutte perfettamente elencate in vari studi che hanno negli anni vivisezionato il fenomeno. Una delle cause principali è l’attrazione verso la nuove tecnologie televisione, internet e i videogames ma soprattutto lo smartphone . Le  statistiche più recenti (L’ultima del Coni è del 2014)  indicano che il punto di massima pratica sportiva si registra tra gli 11 e i 14 anni. Subito dopo inizia il calo: in particolare tra gli adolescenti la pratica sportiva subisce taglio di circa il 10%. Sul banco degli imputati la tecnologia ma ovviamente non solo quella. Banale, troppo facile per liquidare un problema molto più complesso. E infatti si aggiungono la voglia di scoprire la vita al di là degli allenamenti e della gare, il desiderio di crescere seguendo la naturale “ribellione” contro tutto ciò che è costituito e consigliato,  gli amici, le prime “cotte”, lo studio che nel salto alle superiori diventa più pressante senza nessuno sconto per chi fa agonismo e il talento che ognuno ha e prova a seguire e che non è detto per forza di cose porti su un campo di calcio o su una pista d’atletica. Ci sono poi ragazzi che mollano perchè considerano saldato il debito di  riconoscenza nei confronti dei loro genitori che su di loro avevano proiettato i propri sogni. Ma, poco citato nelle statistiche, andrebbe considerato anche un altro elemento che contribuisce ad allontanare i ragazzi dalla pratica sportiva. Fino a 10 anni lo sport è avviamento, la scuola se la cava con un paio di ore a settimana e allora ci pensano i genitori ad iscrivere i ragazzi a nuoto, atletica, triathlon e via così. Dopo qualche anno però molte società sportive ( non tutte per fortuna)  scremano la truppa. E’ una selezione naturale che porta a scegliere e ad investire solo su chi promette e chi ha i numeri, gli altri restano al palo e quindi passano ad altro. Spesso nulla. E’ un collo di bottiglia, comprensibile per carità, ma pur sempre un collo di bottiglia che fa alzare la percentuatuale del “drop out” come dicono gli inglesi. Che forse  suona meglio ma cambia di nulla la sostanza