romLe Olimpiadi, le polemiche per le buche del Giro d’Italia,  il tira e molla sulla maratona di Roma ed  ora la “maratonina serale” che non si farà.  Lo sport a Roma sembra ai titoli di coda e ultimo evento sacrificato sull’altare di chissà quale logica è la Mezza Maratona serale tra le più amate runner italiani ma non solo. Troppi ritardi nella concessione delle autorizzazioni e così quest’anno la gara in programma sabato 15 giugno non si correrà. “A seguito dei numerosi tentativi di richiesta del nulla osta all’amministrazione di Roma Capitale, tutti con esito negativo- spiegano gli organizzatori dell’Italia Marathon Club– prendiamo definitivamente atto di non avere più margini di rinvio della decisione, soprattutto per rispetto nei confronti delle migliaia di runner che avrebbero voluto prendere parte a questo evento sportivo e che auspicavano una diversa conclusione della questione. Gli incontri con la cabina di regia, formata da delegati delle istituzioni sportive e locali, hanno dato esito non favorevole motivandolo con negative ripercussioni sulla viabilità nonostante avessimo presentato un progetto di percorso che limitasse al massimo tale criticità”.  La replica dell’ assessore allo sport Daniele Frongia arriva a stretto giro di posta: “La cabina di regia composta da Roma Capitale, dal Coni, dalle federazioni Fidal inclusa e dagli enti di Promozione Sportiva –  spiega in una nota- all’unanimità e in due riunioni consecutive, ha espresso parere negativo allo svolgimento dell’evento. Tra i motivi che hanno determinato quest’inaspettata scelta, anche le relazioni negative della Polizia Locale e di Atac riguardo l’edizione 2018 della manifestazione, caratterizzata garvi disagi legati alla circolazione stradale e alla sicurezza”. Sarà. Ma la storia è un po’ sempre la stessa in tutte le grande città dove spesso i grandi eventi sportivi devono fare i conti con amministrazioni che più che promuoverli li sopportano.  E a Roma la lista pare più lunga che altrove, infatti l’opposizione insorge. Per  Patrizia Prestipino, parlamentare del Partito democratico,  si tratta di “mix letale di incapacità e negligenza” mentre per Augusto Gregori, responsabile pd dello Sviluppo economico, la mancata autorizzazione a questo evento sportivo, dopo il no alle Olimpiadi ed i cambiamenti introdotti al progetto dello stadio, dimostrerebbero che “chi è stato votato per amministrare la Capitale non è  in grado di raccogliere tutte le sfide“. Polemiche che portano la politica nello sport e un po’ lo spengono…