panQualche anno fa  al teatro dal Verme, sul palco milanese del Premio Brera, ero stato chiamato a premiare l’amministratore delegato della Panini per la storia e per il mito che quest’azienda rappresenta. Anche oggi.  Anche ora che ovviamente i ragazzini hanno altro, di più,  forse però un po’ di meno.  “Lei ha sulla coscienza una generazione di studenti che hanno brigato sotto i banchi  per scambiare Bandoni, Zoff e Carmignani- gli avevo detto- Una generazione con le tasche gonfie di “doppie” da scambiare,  con le valide e le bisvalide custodite e conservate, con i tubetti di colla, con le celline da staccare poi spazzate via dagli adesivi…”. Un mondo fa. Dove a scuola gli intervalli dei maschietti erano capannelli semiclandestini dove si giocava “forte”, dove chi vinceva a “murella”, a “lunga”, a metter su o a buttar giù “conca”, spesso tornava a casa con mazzi enormi di “figu” sbollettate a qualche compagno di classe.  Funzionava così. Per chiudere l’album, per accaparrarsi il Luciano Bodini , introvabile portiere prima dell’Atalanta e poi dell Juve, bisognava arrangiarsi, cavarsela, conquistarsi figurina su figurina nelle interminabili sfide sulle scale di casa, nei cortili, nelle cantine, nei corridoi dell’oratorio.  Perchè la sera, quando i papà rientravano dal lavoro, non portavano in dote decine di bustine, scatole intere come accade oggi ma una solo e soltanto una che veniva consegnata solo se le mamme confermavano la buona condotta quotidiana e scolastica. E chi è cresciuto a pane e Panini  sa cosa significa…Tutto ciò per dire che il mito delle figu ora è un po’ svanito, inghiottito da quei grandi contenitori che sono gli smartphone, che spengono la poesia, che sono il tempo che cambia e che passa col rischio, sempre in agguato, di venire demonizzati solo perchè ( prima)  si era più giovani e quindi era sempre tutto un po’ meglio…. Ma tant’è. Le figurine Panini “resistono” e aggiungono raccolte a raccolte come è sempre stato. L’ultima in ordine di tempo è quella che permetterà a molti appassionati di “appiccicare”   i campioni del ciclismo  della 102ma edizione del Giro d’Italia che partira’11 maggio. Un album di 64 pagine,  con informazioni e statistiche, per 414 figurine adesive e 73 card bifacciali. “Panini Giro d’Italia 102″ dedica due pagine ad ognuno dei 22 team con le figurine di 14 corridori e della squadra schierata al completo. Ogni figurina è una vera e propria “carta d’identità” con i principali dati personali dell’atleta,  la nazionalità, l’anno di debutto al Giro, il numero di partecipazioni, il miglior piazzamento e  il numero di vittorie di tappa ottenute in carriera. Poi ci sono diverse sezioni speciali, alcune dedicate ai record storici, altre al percorso 2019 con le altimetrie, altre ancora alle fasi salienti della corsa dell’anno passato e al “Giro d’Italia Hall of Fame”. Certo, tutto ciò che si può trovare anche con una velocissima ricerca in rete, ma vuoi mettere?