ricIl Challenge di Riccione raddoppia. Nei numeri tanto per cominciare: oltre 1350 atleti al via, una cinquantina di staffette,  un centinaio di iscritti nello sprint e oltre 250 ragazzi pronti a scattare nelle gare di duathlon. Un successo costruito in fretta e che non arriva per caso: “Arriva dopo una prima edizione che evidentemente ha lasciato il segno- spiega Alessandro Alessandri, race director del Challenge- Complessivamente in gara ci saranno oltre 2250 atleti e ciò va oltre ogni più rosea aspettativa…”. Ma non contano solo i  numeri. Si parte oggi e si finisce domenica. Si parte con il naso all’insù incrociando le dita per un meteo che non promette nulla di buono ma che alla fine si spera sarà solo un dettaglio. “Si parte con una città che con un certo orgoglio sarà l’unica città italiana quest’anno ad ospitare un Challenge- spiega l’assessore allo sport Stefano Caldari–  A volte si parla a sproposito di grandi eventi ma non è così questa volta perchè Riccione ha dimostrato di voler fare sport e ha fatto di tutto ,grazie anche alla concomitanza del Giro d’Italia, per dare accoglienza agli atleti. Soprattutto ringrazio i riccionesi che hanno capito che il disagio di una grande manifestazione può diventare una grande opportunità”.  E’ tutto pronto. Dalle Terme a viale Ceccarini che per questa città non è solo un viale, ma un’istituzione, storia e  tradizione che si mettono a disposizione senza fare troppe storie ospitando il passaggio degli atleti nella frazione di corsa. Pronto anche il percorso ciclistico, quest’anno nuovo di zecca che  per la prima volta si snoderà nella valle del Marano passano da Rimini per salire fino a San Marino: novanta chilometri “tosti” sulla traccia e sulle strade asfaltate di fresco di quella che in parte sarà la crono del Giro d’Italia: ” E’ una bella suggestione- spiega Alessandri- ma soprattutto l’opportunità di pedalare su un manto stradale quasi perfetto. Sarà una gara veloce con oltre 30 professionisti al via che nelle intenzioni potrebbe portare i vincitori a finire sotto le quattro ore”. La conferma arriva dal favorito, Giulio Molinari,  campione in carica che dovrà difendersi dall’assalto dell’austriaco Thomas Steger e del tedesco Frederic Funk, secondo e terzo lo scorso anno: ” Ho provato il percorso a marzo e mi piace moltissimo- spiega il carabiniere azzurro-  E’ più veloce ma la differenza si farà sulla salita che porta a San Marino e sullo strappo di Coriano. Sarà una grande gara e riconfermarsi non sarà facile…”.   Salvo sorprese se la giocheranno ancora loro tre, a differenza della gara femminile dove al via ci sono anche le azzurre Margie Santimaria ed Elisabetta Curridori e dove il pronostico è molto più aperto. Riccione diventa quindi per questo weekend l’ombelico italiano del triathlon lungo, una sfida per chi domenica si tufferà in mare ma anche per chi lo scorso anno ha scommesso su questo Challenge che una decina di chilometri più sù, a Rimini, aveva già scritto un pezzo di storia. Senza rancore e senza rimpianti: “Siamo contenti di aver cambiato- spiega Alessandri- perchè nella vita ogni tanto bisogna cambiare…”. E cosi sia.