prosUna bici  per dimenticare una tragedia. Una bici per recuperare l’uso di una gamba e per dimenticare la notte buia di Molinetto della Croda che ha cambiato la vita di un paese intero. Cinque anni fa ma il ricordo è ancora vivo.  Succede tutto in pochi minuti, durante un temporale.  Un’improvvisa ondata d’acqua, causata dallo straripamento del torrente Lierza, si  abbatte sul tendone allestito a Refrontolo, un comune di qualche migliaio d anime in provincia di Treviso, dove si sta svolgendo la “Festa dei omi”, le festa degli uomini. E pieno di gente che si diverte ma acqua, fango e alberi, che arrivano giù dalla collina come una bomba, travolgono tutto, si portano via tutto ciò che trovano: tavoli, sedie e automobili. Anche le persone e in quattro perdono la vita. Una tragedia. Tra i superstiti però c’è Guido Fantin, 54 anni, di Pieve di Soligo, che quella sera quando quel muro d’acqua gli arriva addosso rimane aggrappato a un guard-rail  vicino al piazzale che ospitava il tendone, e viene colpito per un tempo interminabile dai detriti portati dalla corrente. Resiste e ne esce vivo non si sa come: è un miracolo. Però è messo male,  con gravi ferite alla gamba e al braccio destro, che lo costringono a rimanere in ospedale per oltre due mesi e a subire un’infinità di interventi chirurgici.  “Ben otto – racconta  – L’ultimo, il 19 febbraio scorso. La gamba era andata subito in cancrena, i medici non sapevano come fare per fermare l’infezione. Nei primi 40 giorni sono finito sotto i ferri per sei volte. Ho dovuto abbandonare il mio lavoro di macellaio e ancora oggi non riesco a stare in piedi a lungo, anche se fortunatamente ho recuperato l’uso della mano”.  Fantin deve ringraziare in particolar modo due persone, il dottor Giorgio Berna, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica al Ca’ Foncello di Treviso, il medico che lo ha operato più volte e il dottor Sandro Cinquetti, dirigente medico presso l’ASL di Pieve di Soligo.  E’ stato proprio il professor Berna, dopo l’ultimo intervento chirurgico, a consigliargli l’uso graduale della bici nella terapia di riabilitazione alla gamba destra. Così ora comincerà a pedalare. Anche grazie al Governatore del Veneto, Luca Zaia e agli organizzatori della Prosecco Cycling che si correrà il prossimo 29 settembre e che in 15 anni ha portato a pedalare sulle colline trevigiane oltre 40mila appassionati di tutto il mondo. Insieme alla Fun Active Tours è stata consegnata a Fanti una e-bike con cui si potrà unire per un tratto alla granfondo quando transiterà nei pressi del Molinetto della Croda: “Ringraziamo il presidente Zaia – ha commentato Massimo Stefani, ideatore della Prosecco Cycling -. Il suo intervento ha permesso alla Prosecco Cycling di contribuire ad una causa importante. Un grande evento del territorio, come la Prosecco Cycling, sempre disponibile ad iniziative solidali, non può che essere presente in una circostanza così significativa”.