lofoPiù a Nord di così non si può. E Pedalare sulle isole Lofoten in Norvegia al di là di vittorie, sconfitte, salite e discese deve’essere un’emozione incredibile da riportare a casa. Ma a Ferragosto ormai sta dieventando un classico. Parte domani la settima edizione della Artic Race la gara professionistica più a Nord del mondo sul circolo polare artico. Parte con l’olandese Mathieu van der Poel e il francese Warren Barguil tra i favoriti e venti squadre che si schiereranno quest’anno ad “A”, vicino alla punta dell’arcipelago, per una gara che si disputerà in quattro tappe: le prime due adatte ai velocisti, la terza per scalatori, la quarta che si concluderà domenica a Narvik. “Con le sue due vittorie al Tour oltre al successo nella classifica scalatori nel 2017, Warren Barguil, tra i primi 10 in assoluto quest’anno, è chiaramente uno dei favoriti”, spiega il veterano Thor Hushovd, che ha vinto la prima edizione  nel 2013. Quest’anno la Artic race torna sulle isole Lofoten con un incredibile passaggio a Melbu, dove un osservatorio che ricorda quello che si trova sul Mont Ventoux, oltre a fare selezione su una salita con strappi fino al 12 per cento regalerà una vista incredibile su tutto l’arcipelago. Quattro tappe: le prime con gli arrivi di Leknes e Svolvaer riservati ai velocisti che dovranno solo temere il vento che da queste parti è più che un insidia. Le altre, dopo il trasferimento trasferimento dalle Lofoten alle Vesterålen, molto più complicate e selettive con la salita a Melbu e l’arrivo a Sortland. Gran finale di a Narvik dopo sei salite per una frazione che si concluderà con un circuito con la triplice scalata del Skistua Summit.