steSi spengono i motori e lo Stelvio è dei ciclisti.  Lo Stelvio è il passo dove è scritta la storia. Dove chi ama pedalare prima o poi andrà.  Dove spesso si decide un Giro. E’ la Cima Coppi. E’ il passo dei sogni dove la fatica è un premio. E’ la salita più difficile anche se ce ne sono tante altre che sono peggio. Perchè si sale a quasi tremila metri, perchè è lunga quasi 26 chilometri e perchè le pendenze, anche se non proibitive, sono toste. Lo Stelvio sta al ciclismo come Wembley al calcio,  Wimbledon al tennis. E’ un romanzo a sè perchè lo Stelvio ha sempre qualcosa in più da raccontare. E’ sempre speciale pedalare qui. Ma c’è un giorno all’anno in cui lo è di più. Sabato lo Stelvio  festeggiava il suo “Bike day”, la diciannovesima edizione di una grande giornata di ciclismo senza motori, solo un frusciare di  ruote. E saranno migliaia gli appasionati appassionati al via.  Per un giorno sui 48 tornanti, che portano ai 2.760 metri di Passo dello Stelvio ognuno scalerà la sua Cima Coppi. Ognuno cercherà il suo pezzettino di gloria. Ognuno scriverà un capitolo della sua storia.