kali«Tornavamo da una spedizione, non mi ricordo nemmeno quale. Eravamo in una pizzeria, io e Mario Merelli, e ci dicevamo, un po’ in italiano ed un po’ in dialetto, che sarebbe stato bello fare qualcosa anche noi, lasciare un segno tangibile in Nepal, che negli anni ci aveva dato tanto…». Marco Zaffaroni, alpinista di lunga data, racconta così la nascita di un progetto che nel 2010 ha portato al presidio sanitario Kalika, nel basso Dolpo. Oggi il Kalika Family Health Hospital è una realtà importante per la zona che dà aiuto a tanti villaggi e a una popolazione di diciotto mila mila persone, anima più, anima meno. La struttura è l’unico presidio sanitario permanente nella zona ed disponibile ogni giorno per dare aiuto e cure a chi è in difficoltà. Lo staff è locale: il medico è un ragazzo nepalese, il tecnico di laboratorio è di Katmandu ed ha studiato lì, le infermiere sono di Kalika, ma hanno studiato a Nepalgangi. Un ’idea che è diventata un sogno e che da qualche anno è stato raccolto dall’associazione Bistari Bistari Onlus, formata da chi si è sempre prestato con il suo impegno al progetto e dalle nuove leve desiderose di seguire e impegnarsi in questa «sfida». Proprio per sostenerla il 26 dicembre, come da tradizione, al Centro Sportivo di Cesate viene organizzata la corsa non competitiva di 5 chilometri non competitiva «Noi per il Nepal, il Nepal per noi» Un modo perfetto per fare del bene e ricominciare con l’attività fisica dopo le abbuffate natalizie pian piano, o come dicono in Nepal «bistari bistari». L’iscrizione è ad offerta libera e andrà a sostenere il «Kalika Health Hospital» e la ricostruzione della «Nilkantha Secondary School» crollata nel 2015 a seguito del terribile terremoto.