Domani a Milano tutti a piedi o tutti in bici,  in monopattino oppure in auto perchè le deroghe sono parecchie. Non si fermano, ad esempio, le auto del car sharing  perchè «business is business» e il sindaco Sala, che tanto ci tiene all’ambiente, sa anche molto bene far di conto. Così chi «condivide» va in auto con buona pace di chi magari non vive in centro, lavora tutta la settimana e domenica aveva in mente di farsi una gitarella. Amen. E non importa che le polveri nei giorni scorsi siano scese e il blocco auto non serva a nulla come ha più o meno ammesso anche il sindaco che sa perfettamente quanto incidano sullo smog le caldaie e le stufe a legna. Però la deriva di Palazzo Marino ormai è questa qui, quella degli annunci, che porta verso una città «libera» dal fumo delle auto e delle sigarette sulla scia di Tokyo e New York. Vuoi mettere? Peccato che valga solo quando fa comodo. A settembre dell’anno scorso, tanto per fare un altro esempio, Sala annunciò facendo infuriare non poco tutta la sua «claque» ambientalista, che Milano non avrebbe aderito al «Car free day», la giornata senz’auto, perchè incombeva la Settimana della Moda. Più che l’ambiente e l’ideologia poterono i danè come si dice da queste parti. Fermi tutti quindi ma solo se conviene. Dall’ambiente, alla viabilità alla sicurezza è un furbo «zigzagare» alla ricerca del consenso inseguito con la scorciatoia degli slogan. Resta il fatto che i blocchi del traffico per abbattere lo smog sono la solita, inutile, liturgia tanto cara alla sinistra che ha il chiodo fisso di voler educare i cittadini su tanti temi, ambiente compreso. E qui sta il punto.  C’è sempre questa voglia di salire in cattedra, di insegnare, di spiegare come gira il mondo. Così domani, la domenica a piedi servirà a spiegare ai milanesi che muoversi in bici è meglio che muoversi in auto, che conviene perchè è più economico, che è green, che fa meglio alla salute e via elencando. Come se non si sapesse già. Come se servisse la “lezioncina” del sindaco. Io in bici ci vado quasi tutti i giorni. Lo scorso anno, tanto per gradire,  di chilometri ne ho fatti più di 9mila senza bisogno che nessuno me lo suggerisse o me lo imponesse. Domani però al lavoro ci andrò in auto. Perchè ho la deroga e perchè le lezioncine ambientali che sanno tanto di propaganda non mi piacciono neanche un po’…