newDomani comincio a fare un po’ di sport. Che per molti significa  “Domani comincio a correre un po’…” tanto costa poco o nulla, non servono palestre, campetti da prenotare, amici da mettere d’accordo. Bastano un paio di scarpe… Chissà in quanti nella loro vita si sono ripetuti queste parole. Chissà quante volte poi quell’imperativo si è tradotto in realtà o è rimasto lettera morta. Iniziare a correre è la parte più difficile del correre. Ma se si comincia e se si resiste quel poco che basta, poi non si molla più ed è come scoprire un mondo,  una filosofia che ti spinge verso lo zen. Ci vorrebbe un bloc-notes per fermare i pensieri quando si corre. Scappano via, diventano spesso le soluzioni che stavi cercando ma poi  non riesci a cementarli nella mente. O forse li cementi ma chissà dove si vanno a nascondere. Così quando afferri il concetto  te lo ripeti più volte, quasi ad impararlo a memoria. Corri e ripeti, ripeti e corri e metti tutto in ordine.  Correre è una fortuna. Soprattutto quando non se ne ha troppa voglia.  Difficile da spiegare. Difficile credere che la fatica possa  essere un piacere. Correre non ha prezzo, è un pieno di benzina che rimette in moto gambe e cuore ma soprattutto la  mente. Ti raddrizza una giornata storta di quelle dove tutto sembra andare nel verso contrario a quello che ti aspettavi. Una magia che rimette a posto  pezzi di un mosaico che solo un’ora e mezzo prima sembrava impazzito. Correre è la trasgressione è l’llusione di sentirsi ancora un p0′ altleti a cinquant’anni, anche a sessanta. E’ il momento che ti permette di tirare le somme o forse solo la scusa per farsi una doccia. Comunque vada correre è un lusso …