bondPer la fase 2 dell’emergenza coronavirus sarà fondamentale una mobilità urbana basata sulle due ruote. Lo sostengono in tanti. Ha cominciato Vittorio Colao, il capo della task force che dovrebbe guidare la ripartenza, lo ha seguito il sindaco Giuseppe Sala. Ma non è un’idea solo italiana. Dagli Stati Uniti all’Europa si sta registrando un’ impennata nella richiesta di biciclette e altri attrezzi per la mobilità individuale. Come e-bike e monopattini elettrici. «Il cambiamento nelle nostre abitudini che ci imporrà la convivenza con il virus covid-19- spiega Paolo Tagliacarne, fondatore dello storico gruppo Turbolento che da sempre si occupa di eventi legati al ciclismo e alla mobilità ciclistica- Chi potrà permetterselo sceglierà di ridurre gli spostamenti. A partire dallo smart-working, fino al cancellare ogni spostamento non indispensabile. Di certo l’affollamento tipico del trasporto pubblico sarà un enorme limite per gli utenti e una buona ipotesi è proprio quella di incentivare la vendita biciclette». E così torna più che mai attuale la petizione lanciata in tempi non sospetti da Turbolento, il 21 agosto 2018, per ridurre l’iva sull’acquisto. «Abbiamo raccolto 27.000 firme- spiega Tagliacarne- E ora diamo ora nuovo impulso a quella raccolta per azzerarla del tutto. Da città, a pedalata assistita, da corsa, da bambino.Qualunque bici in più potrà risultare vincente per gli spostamenti e anche per la salute sociale». E a proposito di iniziative legate all’uso della bici da segnalare anche quella di Rossignoli, negozio storico di ciclismo a Milano che, prendendo spunto dai «dining bonds» dei ristoranti newiorchesi che permettono di acquistare in anticipo cene scontate da consumare dopo il lockdown, ha varato i «Rossignolibond». «Sono buoni acquisto venduti a prezzo più basso del loro valore- spiegano- che permetteranno ai nostri clienti di comprare da noi fino al 30 giugno 2021 con un buon risparmio. Abbiamo iniziato con un numero limitato e di diverso valore: dai 20 ai 1000 euro».