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A modo suo ovviamente. Ci sarà anche Peter Sagan al  Giro d’Italia. «Era nei  miei programmi prima del lockdown – spiega- e anche dopo l’uscita del nuovo calendario ho voluto mantenere la parola data. Insieme alla squadra, nonostante la sovrapposizione con le classiche del nord, abbiamo deciso subito che avrei partecipato al Giro. Non c’è stato neanche un momento di dubbio o di ripensamento. Sono felice di venire a correre su queste strade, per me sarà la prima volta, e non potevo rimandare ancora…». Sagan è Sagan. E Sagan al Giro ovviamente è un valore aggiunto straordinario, un asso da calare per far saltare il piatto. E infatti il campione slovacco si presenta a modo suo. Quattro video, più uno «extra», che a partire da oggi e poi nei quattro giovedì successivi verranno diffusi sui social. Quattro video dove Sagan è pronto per dimostrare quanto sia diventato esperto  di arte, di musica, di cucina e di moda. Insomma esperto di Italia. Si parte dalla Pinacoteca di Brera, per poi passare al Teatro della Scala e all’atelier di Ermenegildo Zegna “Un progetto di comunicazione che mi è piaciuto subito moltissimo- spiega- Mi sono molto divertito nel prepararlo e nel conoscere a fondo le eccellenze e i talenti italiani».  Sarà un viaggio nel cuore dei punti di forza del Bel Paese in un Giro che, come tutti i grandi eventi sportivi, quest’anno ha dovuto fare i con il virus e la quarantena. Sagan che fa l’esperto di arte alla Pinacoteca il suo Giro l’ha già vinto a mani basse e non c’erano dubbi sul talento, non solo ciclistico, di questo fuoriclasse che trasforma in oro qualsiasi cosa tocchi.  Gli viene tutto facile.  E’ veloce, è guascone. è’ l’incoscienza e il coraggio, è la miscela esplosiva dell’estro, è la classe che comunque fa sempre la differenza. In bici ma anche quando non pedala. E’ il personaggio che fa la gioia di tifosi e giornalisti. Che prende a insulti un cameraman della Vuelta che per filmarlo rischia di farlo atterrare sull’asfalto, che pizzica il sedere di una miss sul podio e fa imbufalire Fabian  Cancellara, che poi  le manda un mazzo di fiori per scusarsi. Alla miss. Peter Sagan è quello che dopo una vittoria del mondiale che lo consacra stella di primaria importanza in un mondo che è sport ma anche contratti, sponsor, marketing e soldoni,  se ne frega di tutto e di tutti se ne va con quattro amici al pub a festeggiare con un birra. Peter Sagan sono 5 milioni di contatti sul web, 700 like al giorno, 335mila contatti su twitter e un centinaio di autografi al giorno. Poi ad ottobre gli toccherà pedalare. Ma quello è un altro discorso…