Dovremo purtroppo riabituarci alle conferenze stampa del presidente del consiglio Giuseppe Conte e al suo far finta di decidere decidendo in realtà poco o nulla. Siamo di nuovo in emergenza e il governo fa solo rumore e in realtà lascia tutto o quasi com’è. Tranne che cancellare le partite di calcetto, chiudere l’attività sportiva dilettantistica e immaginare più smart working e più didattica a distanza nelle scuole magari alternando i ragazzi in classe anche nel pomeriggio che, con la carenza di professori che c’è, e che non riescono neppure a garantire le lezioni al mattino, sembra davvero solo un’ipotesi di studio. Ovviamente delegata ai presidi. Su palestre, piscine e centri sportivi è tutto ancora aperto, si dà loro una settimana di tempo per far vedere che rispettano norme o protocolli altrimenti giù le saracinesche. Che pare una follia per due motivi:  negli ultimi mesi questo settore ( anche questo settore) ha dovuto affrontare ingenti spese per adeguare i propri spazi ai protocolli di sicurezza e non ci sono evidenze di focolai in luoghi controllati. “Ma  abbiamo notizie contrastanti di luoghi dove i protocolli non vengono applicati- ha detto Conte- Daremo una settimana di tempo altrimenti chiuderemo anche palestre e piscine”. Con buona pace anche di chi le regole le rispetta e le applica. Sul caso della movida ( che le regole non le rispetta ) invece il governo delega. Ridicola la chiusura dei locali a mezzanotte, come se il virus prima delle 24 non ci sia o non si diffonda, e ridicolo anche limitare a sei il numero delle persone a tavola nei ristoranti ( e anche in casa).  Se, come pare, gli assembramenti e il caos della movida contribuiscono a diffondere la pandemia, un governo serio si prende la responsabilità di chiudere tutto davvero magari pensando ( come hanno fatto in Francia) ad una serie di rimborsi per i locali che perdono  lavoro. E invece il premier che fa? Delega ai sindaci la chiusura di vie e piazze dove i giovani si ritrovano la sera. Così non si prende la grana di una scelta impopolare e assolutamente inutile perchè se i ragazzi trovano una piazza chiusa ci mettono un attimo a spostarsi due isolati più in là. Un bello “scaricabarile” spiega meglio di ogni altra cosa in che mai siamo. E che forse dobbiamo davvero preoccuparci.