Il 21 gennaio Barack Obama si insedia alla Casa Bianca. La Costituzione prevede il giuramento sulla Bibbia. Quattro anni fa usò quella di Abraham Lincoln, questa volta invece userà quella rivestita di cuoio nero che Martin Luther King portava con sé durante i suoi viaggi. Obama è il terzo a usare due libri differenti per i suoi giuramenti. Prima di lui lo avevano fatto Harry Truman, Dwight Eisenhower e Richard Nixon. La famiglia di King ha fatto sapere di essere “profondamente commossa” dalla decisione del presidente e gli ha augurato che “sia una fonte di ispirazione e gli dia forza nell’iniziare il suo secondo mandato”.

Obama giurerà ai piedi del Campidoglio (sede del Congresso). In realtà il giuramento ufficiale si terrà alla Casa Bianca il 20 gennaio, come previsto dalla Costituzione: giorno, però, che nel 2013 cade di domenica. Per questo la cerimonia d’insediamento, la parata e le feste si terranno lunedì. I tagliandi per assistere alla festa, a Washington, sono gratuiti. Ne sono stati emessi 250mila: i membri del Congresso li possono distribuire come meglio credono. Anche se è illegale, su internet si trovano in vendita fino a 2.000 dollari.

Tre star si esibiranno alla festa per il giuramento. A cantare l’inno nazionale, “The Star-Spangled Banner”, sarà Beyoncé, che pochi giorni dopo sarà sul palco tv più seguito negli Stati Uniti, quello allestito durante l’intervallo del Super Bowl, la finale del campionato di football americano. James Taylor, icona del folk-rock degli anni ’70, canterà “America the Beautiful”. Kelly Clarkson, vincitrice della prima edizione di American Idol (2002), canterà “My Country, ’Tis of Thee”, canzone patriottica con la stessa melodia dell’inno del Regno Unito (God save the King/Queen), ma un testo differente.

 

 

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