Secondo un sondaggio di Washington Post-Abc News, il 52% degli americani considera necessario avere leggi più restrittive sulle armi. La maggioranza è anche preoccupata che una sparatoria possa avvenire nella propria comunità, e lo è soprattutto (65%) chi ha bambini. Il primo stato a intervenire è quello di New York, con una legge che inasprisce le regole, vietando ai malati di mente di acquistare armi, proibendo la vendita online di quelle d’assalto e riducendo la capacità dei caricatori da dieci a sette proiettili.

Oltre a New York anche il Maryland sta legiferando in materia. “Questa è una piaga della società”, ha detto il governatore Andrew Cuomo (democratico), che ha aggiunto: “A cosa si deve arrivare per dire basta con la perdita di vite innocenti? È ora di agire”. “Non si tratta di privare qualcuno dei propri diritti – ha commentato il senatore democratico del Bronx, Jeffrey Klein – è una questione di società sicura. Oggi diamo un esempio al resto del Paese per fare ciò che è giusto”.

Anche se ciascuno stato è libero di legiferare in materia, Obama vuole prendere in mano la situazione agendo in prima persona per ridurre la circolazione delle armi.  Sono stati identificati 19 ordini esecutivi con cui il presidente potrà muoversi, senza bisogno del Congresso, per aumentare il controllo sulle armi. La scelta di agire attraverso l’ordine esecutivo è una prova di forza, ma al contempo evidenzia la difficoltà di Obama – e dei democratici – di trovare un accordo con i repubblicani, che alla Camera hanno la maggioranza.

David Keene, il presidente della National Rifle Association (NRA), si è detto “convinto che una proposta dell’amministrazione Obama volta a vietare la vendita delle armi di assalto non potrà passare in Congresso”. Secondo quanto scrive il New York Times, il “pacchetto Biden” contiene una vasta serie di misure che arriva a considerare anche la violenza nei videogame e nei film, o carenze nel trattamento delle malattie mentali, ma un accordo bipartisan al momento sembra in effetti esserci solo su un giro di vite nei controlli preventivi.

Intanto  il 19 gennaio è stata proclamata la “Gun Appreciation Day” (Giornata per le Armi). Cadrà due giorni prima del giuramento di Obama per il suo secondo
mandato, e poco più di un mese dopo la strage nella scuola elementare Sandy Hook. Si tratta dell’iniziativa di un gruppo di Washington che vuole difendere le armi: “Se l’essere costituzionalista è una posizione estrema – ha detto alla Cnn Larry Ward, uno dei promotori – ebbene che lo sia”. Ed ha aggiunto: “Se i neri avessero avuto le armi, la schiavitù non sarebbe mai esistita”. Sul sito del “Gun Appreciation Day” si invitano tutti i sostenitori del diritto alle armi ad andare ad acquistare
armi da fuoco e a recarsi nei poligoni di tiro, mentre oltre una decina di associazioni pro armi, tra cui la Second Amendment Foundation e la Citizen Committee for the Right to Keep and Bear Arms stanno incoraggiando i loro adepti a seguire lo stesso esempio.

 

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