Il tatuaggio di Obama

Barack e Michelle Obama sono abbastanza rigidi con le proprie figlie. Un paio di anni fa in un’intervista al settimanale People il presidente raccontò che aveva vietato Facebook a Sasha e Malia: “Perché mai dovremmo far sapere i fatti nostri ad un intero gruppo di persone che non conosciamo? La cosa non ha molto senso”. Aggiungendo poi: “Vedremo come si sentiranno tra quattro anni”. Ovviamente c’erano ragioni di sicurezza da tutelare Oggi il motivo del contendere tra Sasha e Malia e i loro illustri genitori sono i tatuaggi. I coniugi Obama ne parlano al Today Show (sulla Nbc): “Quello che […]

  

Boston, il cattivo maestro che influenzò Tamerlan

I due ceceni responsabili della strage di Boston sarebbero stati spinti sulla strada dell’estremismo da un armeno convertito all’islam, che Tamerlan Tsarnaev avrebbe conosciuto in una moschea. A rivelarlo è Ruslan Tsarni, zio di Tamerlan e Dzhokhar: “Misha – è questo il nome del misterioso armeno – sosteneva di essere un esorcista che combatte contro i demoni”.  E giorno dopo giorno, frequentando il più grande dei due fratelli, avrebbe acquistato sempre più influenza su di lui. “Quando Misha cominciava a parlare, Tamerlan si zittiva e ascoltava, il padre era sconvolto perché Tamerlan non lo ascoltava più”, ha raccontato Elmirza Khozhugov, […]

  

Boston, quel legame estremista tra madre e figlio

Dzhokhar Tsarnaev scarica tutte le colpe sul fratello maggiore, Tamerlan. E nega legami con organizzazioni terroristiche straniere. I primi interrogatori del 19enne ceceno, accusato di aver compiuto la strage di Boston, evidenziano il profilo di due terroristi che avrebbero percorso un cammino autonomo di radicalizzazione jihadista. Ovviamente è ancora presto per escludere ogni altra pista: l’Fbi cerca eventuali collaboratori e dà la caccia a una possibile “cellula dormiente“. I due fratelli Tsarnaev avrebbero imparato a costruirsi le bombe seguendo istruzioni trovate sul web. Il Wall Street Journal si sofferma su alcune testimonianze familiari: la madre dei due ragazzi, Zubeidat, dopo […]

  

“Non ho amici americani”

Uno dei responsabili della strage di Boston diceva di “non avere neanche un amico americano perché non li capisco”. L’aveva scritto lui stesso su Internet. Questa frase probabilmente è alla base del suo folle disegno di morte. Il 26enne Tamerlan Tsarnaev, morto nello scontro a fuoco con la polizia a Watertown, amava la boxe e voleva fare l’ingegnere. Diceva di non fumare né bere alcolici. E commentando alcune sue foto a torso nudo precisava che raramente si toglieva la maglietta (lo aveva fatto per un servizio fotografico) perché era “un buon musulmano” e non voleva che le ragazze “si facessero […]

  

Armi, il Senato boccia la riforma bipartisan

Duro colpo per Obama. Il Senato ha bocciato l’intesa bipartisan sull’estensione dei controlli per chi acquista armi. Il Partito repubblicano si e ricompattato e i promotori del testo non sono riusciti a ottenere i voti necessari. Solo quattro rappresentanti del Gop hanno appoggiato la proposta bipartisan avanzata dai senatori Joe Manchin (democratico) e Pat Toomey (repubblicano). La scorsa settimana erano stati quindici i repubblicani a votare in dissenso rispetto al proprio partito, facendo saltare l’ostruzionismo promosso dai vertici del Gop pur di discutere le nuove regole nel merito. Ora, con 54 voti contro 46 (ma ne servivano 60) siamo punto […]

  

Boston, lupo solitario o estrema destra?

Chi è stato a far scoppiare le bombe durante la maratona? La Cnn parla di un “lupo solitario”, di un uomo senza legami con gruppi estremisti, che potrebbe aver agito da solo o al massimo con una-due persone. Perché questa tesi? In primo luogo perché gli ordigni utilizzati, costruibili in casa, in passato sono stati utilizzati da altri criminali isolati per attentati progettati o falliti, come ad esempio quello ai soldati di Fort Hood, in Texas (2011) e a Times Square, a New York, nel 2010. Sono ordigni “consigliati” da al Qaeda (come quello messo online dal magazine di al […]

  

Boston: Martin aveva solo 8 anni

La strage di Boston è costata la vita anche a un bambino di otto anni, Martin Richard, di Dorchester, un quartiere di Boston. Su Twitter c’è già un hashtag che lo ricorda e invita a pregare per lui: #PrayforMartin. Quando è scoppiato l’ordigno il bimbo stava aspettando di riabbracciare suo padre William, maratoneta. Era lì, in una giornata di festa – e di sport – insieme alla mamma, al fratello e alle sorelle. Tranne una sorellina sono rimasti tutti feriti. Martin purtroppo non ce l’ha fatta. Un vigile del fuoco ha raccontato gli ultimi istanti di vita del povero bambino: […]

  

Terrorismo: torna la paura in America

Lacrime e sangue durante la maratona di Boston, in pieno centro. Due esplosioni hanno causato tre morti (tra cui un bimbo di otto anni) e oltre un centinaio di feriti, vicino al traguardo della corsa. Impressionanti le immagini riprese dalle telecamere, con la nuvola di fumo che si alza al lato della strada, lo spostamento d’aria, gli atleti che cadono a terra. E le grida di paura che, dopo pochi istanti, diventano il rumore predominante. I marciapiedi sono sporchi di sangue. Altri ordigni sono stati fatti brillare dagli artificieri. Evacuato il centro della città, chiuse le linee di telefonia mobile, […]

  

George W. Bush è nonno

L’ex presidente statunitense, George W. Bush, è diventato nonno. Sua figlia Jenna ha dato alla luce una bambina, nata a New York. Il nome scelto per la piccola, in omaggio alle nonne, è Margaret Laura, “Mila”. Jenna, nata nel 1981, è sposata con Henry Hager. Jenna ha una sorella gemella, Barbara. Questo è un grande mese per la famiglia Bush. Tra pochi giorni, infatti, sarà inaugurato il “George W. Bush Presidential Center“, nel campus della Southern Methodist University di Dallas. Come da tradizione, infatti, agli ex presidenti degli Stati Uniti viene dedicata una biblioteca, dove sono conservati e resi disponibili […]

  

Lobby armi sponsorizza gara Nascar

Durissima polemica per la scelta della Nra (National Rifle Association), la più importante lobby Usa delle armi, di sponsorizzare la prima corsa d’auto dell’anno che si tiene a Fort Worth, in Texas. La gara del campionato Nascar si chiama, appunto, Nra500. Una scelta significativa – e secondo alcuni provocatoria – che arriva a pochi giorni dalla decisione del Senato di dare il via libera al voto sulla riforma delle regole per il possesso delle armi. Il senatore democratico Chris Murphy, dopo aver tentato di dissuadere la sponsorizzazione, ha scritto una lettera a Rupert Murdoch per chiedere che la sua rete […]

  

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