L’America non smette di porsi interrogativi sulla strage di Boston. Ora l’attenzione si concentra sulla vedova di Tamerlan Tsarnaev, il più grande dei due fratelli ceceni. Il Washington Post prova a fare luce su Katherine Russell e si chiede: vittima o complice? Il giornale racconta la vita “normale” di una ragazza statunitense, notevolmente cambiata dopo l’incontro con il ragazzo di origini cecene, rimasto ucciso quattro giorni dopo l’attentato di Boston durante uno scontro a fuoco con gli agenti. La vita in famiglia, con i genitori e le due sorelle, e quella da moglie e madre, convertita all’islam. Una donna silenziosa, che lascerà che il corpo del marito torni alla famiglia Tsarnaev. Nel computer della donna gli investigatori hanno trovato alcune copie di Inspire, il magazine filo  al Qaeda, e altro materiale giudicato estremistico.
Ma il Dna di donna trovato su una delle bombe usate per l’attentato non corrisponde al suo. E la domanda su chi sia davvero Katherine Russell, o Katherine Tsarnaeva, rimane ancora senza risposta.

 

 

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