Gli americani si fidano più delle star di Hollywood di chi li governa. Il presidente Barack Obama, stando alla classifica delle cento persone ritenute più affidabili negli Stati Uniti, stilata dalla rivista Reader’s Digest, è al 65° posto. Prima di lui ci sono Tom Hanks (al primo posto), Sandra Bullock, Denzel Washington, Meryl Streep, Steven Spielberg e Clint Eastwood (13° posto). Meglio di Obama sua moglie Michelle: la First Lady si piazza al 19° posto. La finzione del cinema, dunque, prevale sulla (triste) realtà della politica. Il tema meriterebbe un approfondimento sociologico. L’inquilino della Casa Bianca paga la distanza tra le promesse fatte in campagna elettorale e la loro effettiva realizzazione. Ma questo vale (o dovrebbe valere) per tutti i politici che vanno al potere. Sorprendente leggere, nella classifica, che alcuni politici non più in attività se la passano decisamente meglio di Obama. Si tratta, in particolare, di tre ex segretari di Stato: Madeleine Albright (23°), Colin Powell (32°) e Hillary Clinton (51°). Sorpresa tra le sorprese: meglio di Obama, in classifica, anche l’ex presidente Jimmy Carter (24°), la cui popolarità raggiunse livelli così bassi da non permettergli la rielezione nel 1980 (fu largamente battuto da Ronald Reagan).
Il sondaggio chiedeva di esprimersi non tanto sulla simpatia ma su qualità ben definite: integrità, carattere, talento, valori morali, onestà e leadership. Se escludiamo le persone famose le categorie di persone ritenute più affidabili dagli americani sono: i medici, le guide spirituali e gli insegnanti. Avanza, nella stima generale, la categoria degli attori o, più in generale, degli uomini che provengono dal mondo dello spettacolo. E’ un possibile segno dell’emergere, anche in America, del grillismo?

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