Hollywood batte Obama. Grillismo americano?

Gli americani si fidano più delle star di Hollywood di chi li governa. Il presidente Barack Obama, stando alla classifica delle cento persone ritenute più affidabili negli Stati Uniti, stilata dalla rivista Reader’s Digest, è al 65° posto. Prima di lui ci sono Tom Hanks (al primo posto), Sandra Bullock, Denzel Washington, Meryl Streep, Steven Spielberg e Clint Eastwood (13° posto). Meglio di Obama sua moglie Michelle: la First Lady si piazza al 19° posto. La finzione del cinema, dunque, prevale sulla (triste) realtà della politica. Il tema meriterebbe un approfondimento sociologico. L’inquilino della Casa Bianca paga la distanza tra […]

  

La pistola fatta con la stampante 3D spara…

Si chiama “Liberator” la prima pistola fabbricata negli Stati Uniti con una stampante in 3D. Ma la notizia vera è che funziona, spara.  Il test è stato effettuato in un poligono a sud di Austin, in Texas. Prodotta dalla Defense Distribuited, un’azienda no-profit texana, è composta da 16 pezzi, quindici dei quali sono di plastica dura resistente al calore, creati da una stampante tridimensionale, e uno solo di ferro, il percussore, (in questo modo, avendo una componente metallica, l’arma può essere individuata dai metal detector come richiesto dalla legge). I pezzi sono modificabili: così  si possono ottenere pistole di diverso […]

  

Boston, vedova Tsarnaev: complice o vittima?

L’America non smette di porsi interrogativi sulla strage di Boston. Ora l’attenzione si concentra sulla vedova di Tamerlan Tsarnaev, il più grande dei due fratelli ceceni. Il Washington Post prova a fare luce su Katherine Russell e si chiede: vittima o complice? Il giornale racconta la vita “normale” di una ragazza statunitense, notevolmente cambiata dopo l’incontro con il ragazzo di origini cecene, rimasto ucciso quattro giorni dopo l’attentato di Boston durante uno scontro a fuoco con gli agenti. La vita in famiglia, con i genitori e le due sorelle, e quella da moglie e madre, convertita all’islam. Una donna silenziosa, che […]

  

Lobby armi: la nostra libertà è in pericolo

La lobby delle armi negli Stati Uniti è molto forte. Eppure non abbassa la guardia, si sente minacciata da Washington. In ballo, com’è noto, c’è la volontà di Obama di varare una legislazione più restrittiva sul possesso delle armi (nel frattempo al Senato la bozza di riforma bipartisan è saltata). Ma gli ultimi episodi di cronaca (nel  Kentucky un bimbo di 5 anni ha ucciso la sorellina di due con una fucile per bambini) non aiutano a distendere gli animi. “La nostra libertà resta in pericolo, siamo sott’attacco come mai prima”, ha detto Chris Cox (guarda il video), direttore esecutivo della […]

  

Kobe Bryant fa causa alla madre

Non c’è pace per la stella dei Los Angeles Lakers. Dopo il grave infortunio durante la partita contro Golden State (rottura del tendine d’Achille) ora Kobe Bryant deve fare i conti con sua madre Pamela. La donna, infatti, ha deciso di vendere i cimeli che risalgono alla gioventù di Kobe e alle sue primissime stagioni nei Lakers. Una casa d’aste del New Jersey le ha già dato un anticipo – 450mila dollari – per circa 900 oggetti (valore complessivo stimato in 1,5 milioni di dollari) che andranno a ruba tra i collezionisti e gli appassionati di basket. Ma Kobe non […]

  

Boston, volevano colpire il 4 luglio

Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev, i due fratelli ceceni responsabili della strage di Boston, avevano pianificato di compiere il loro attentato nella data più importante per gli Stati Uniti, il 4 luglio, giorno dell’Indipendenza. Come scrive il Washington Post i due avevano in mente  far scoppiare le bombe in quel giorno di festa nazionale, lungo le sponde del Charles River, a Boston. Lo fa sapere Dzhokhar, il più giovane dei fratelli e l’unico che è sopravvissuto (l’altro, il maggiore, è rimasto ucciso in una sparatoria con la polizia). Perché dunque, se l’attacco era stato programmato per il 4 luglio, fu anticipato […]

  

Cannibalismo tra i primi coloni americani

Jamestown è il nome del villaggio sorto nel luogo raggiunto nel maggio 1607 da una spedizione inglese della Virginia Company, con 108 uomini e tre navi, per costruire il primo insediamento stabile nel “Nuovo mondo”. Poche case, ovviamente di legno, una chiesa e alte palizzate per difendersi dagli indigeni. E’ il villaggio dove, qualche anno dopo, il capitano inglese John Smith ebbe una relazione con Pocahontas, figlia del capo tribù Powhatan. Nell’inverno tra il 1609 e il 1610 una durissima carestia causò la morte dell’80% dei coloni. In pochi riuscirono a sopravvivere. Come fecero a non morire tutti di fame? […]

  

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