Ultime ore di trattativa per scongiurare il default americano. Il capo dei democratici Harry Reid ha presentato una proposta al suo omologo, il presidente dei senatori repubblicani Mitch McDonnell, per cercare di risolvere i due problemi: lo shutdown e il tetto del debito. I democratici, d’accordo con Obama, vogliono far riaprire lo Stato federale sino al 31 dicembre e, al contempo, permettere lo sfondamento del tetto del debito fino a tutto il 2014. In cambio sono disposti a concedere ai repubblicani alcune modifiche sull’applicazione della Obamacare (il rinvio di alcune tasse e la richiesta che chi gode dalla riforma sanitaria possa subire un controllo fiscale). Basterà a convincere la destra? I Tea Party ce la stanno mettendo tutta per far saltare il lavoro delle colombe: al massimo solo disposti a concedere un rinvio di sole sei settimane sul debito, senza fare alcun riferimento allo shutdown (proposta già respinta al mittente da Obama). Il muro contro muro va avanti, anche se si continua a trattare. Intanto le banche americane hanno già iniziato a disfarsi dei titoli del debito a breve termine (finora considerati un nuon investimento), timorose che il Congresso non riesca a trovare un accordo sul debito.

Obama attacca la destra

In grembiule verde, Obama, ha scelto le cucine del Martha’s Table ( un’organizzazione di beneficenza molto famosa a Washington), per ammonire i repubblicani esortandoli a trovare un’intesa in tempi rapidi, scongiurando il fallimento dell’economia americana, che avrebbe gravi conseguenze per tutto il mondo. Attorno a Obama molti statali rimasti senza lavoro che hanno scelto di trascorrere questa giornata di festa, il Columbus Day, preparando panini e succhi di frutta a chi sta peggio di loro.

Lo shutdown colpisce anche il Columbus day

L’impatto dello shutdown pesa anche sulle celebrazioni del Columbus Day, la festa che celebra l’arrivo di Cristoforo Colombo in America. A New York, dove oggi la comunità italoamericana sfila con le autorità lungo la Fifth Avenue, manca all’appello la banda che avrebbe dovuto aprire il corteo, la West Point Marching Band, la più antica ancora attiva dell’esercito americano. Al suo posto, a spese della fondazione che organizza la manifestazione, la banda dell’Ohio Northern University, conosciuta anche come stella dell’Ohio del Nordovest. La mancata partecipazione della West Point è “deplorevole”, ha commentato il presidente della Columbus Citizens Foundation, Frank Fusaro.

La bozza d’intesa al Senato

Riapertura dello Stato Federale sino al 15 gennaio e innalzamento del tetto del debito sino al 15 febbraio. Sarebbero questi i paletti della bozza d’intesa che i due leader Harry Reid e Mitch McDonnell stanno discutendo in vista del vertice con Obama (rinviato di qualche ora rispetto al previsto). Su tutto pesa però l’incognita del voto della Camera, a maggioranza repubblicana, dove forte è la presenza dei deputati del Tea Party, contrari a qualsiasi compromesso con il presidente e il partito democratico.

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