L’Ohio ha un problema: non sa più come giustiziare i condannati a morte. Come scrive il quotidiano inglese Independent, dopo i boicottaggi messi in atto da diverse aziende, perlopiù europee, che producono sostanze (ad esempio il pentobarbital) utilizzate per le iniezioni letali, deve trovare nuovi modi per eseguire le pene capitali. E queste nuove modalità, ancora in fase di sperimentazione, scatenano aspre polemiche. A Dennis McGuire, 53 anni, omicida e stupratore condannato a morte, potrebbe essere iniettato un cocktail di farmaci dagli effetti molto dolorosi, in grado – denunciano i suoi legali – di lasciarlo contorcere in una terribile agonia da “fame d’aria”, prima che possa perdere coscienza e morire. Insomma, una vera e propria tortura abbinata all’esecuzione. In un altro stato dove vige la pena capitale, il Wyoming, il senatore repubblicano Bruce Burns propone la reintroduzione dei plotoni d’esecuzione,o in alternativa la camera a gas, peraltro già prevista dalla legge (ma non più utilizzata per ragioni “umanitarie”). Utilizzare un tiratore scelto, secondo Burns, sarebbe “l’opzione più economica”. Il dibattito sulle sostanze somministrate per l’iniezione letale si sta scatenando anche in Oklahoma: “Sento tutto il mio corpo bruciare”, ha detto il condannato a morte Michael Lee Wilson prima spirare. Nessun commento dalle autorità.

Alcuni numeri sulla pena capitale negli Stati Uniti: è ancora in vigore in 32 Stati. I condannati in attesa dell’esecuzione sono 3.108. Tra il 1976 e il 2005 ventidue ragazzi di età compresa tra i 16 e i 17 anni sono stati giustiziati. I “graziati” dal 1976 a oggi sono stati 273 (com’è noto a concedere la grazia è il governatore di ciascun Stato).

Quindici minuti di agonia prima di morire (16/1/2014)

Eseguita la condanna a morte nei confronti di Dennis McGuire, utilizzando per la prima volta un nuovo cocktail letale di due farmaci, Midazolam e Hidromorphone. L’agonia è durata 15 minuti; l’uomo è rimasto immobile per quasi cinque minuti e poi ha emesso dei suoni come se stesse russando. Il 53enne ha anche aperto e chiuso la bocca alcune volte, mentre respirava faticosamente.

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