Usa, 25 anni nel braccio della morte. Da innocente

Glenn Ford, afroamericano di 64 anni, arrestato con l’accusa di aver ucciso un gioielliere nel 1983 e in seguito condannato a morte, ha vissuto per 25 anni da “dead man walking”, come in gergo vengono chiamati i condannati in attesa dell’esecuzione. Poi la svolta, improvvisa. Un giudice della Lousiana ha riconosciuto la sua innocenza e l’ha rimesso in libertà, sulla base di nuove informazioni che hanno confermato la sua versione dei fatti, in particolare sono emerse nuove prove della sua assenza dal luogo del delitto quando fu ucciso il gioielliere bianco Isadore Rozeman. Ford non aveva mai smesso di professarsi […]

  

Kiev, Obama alza la voce

Il presidente degli Stati Uniti è tornato a parlare della crisi in Ucraina condannando il referendum sull’indipendenza della Crimea. “Qualsiasi discussione sul futuro dell’Ucraina – ha detto Barack Obama – deve includere il legittimo governo dell’Ucraina”, sottolineando poi che gli Usa non accetterebbero i risultati di un voto “senza che abbia avuto il precedente assenso del governo di Kiev. Oggi, nel 2014, è finita da tempo l’epoca in cui i confini potevano essere ridisegnati passando sulla testa dei leader democraticamente eletti”. Ha annunciato poi la firma di un ordine esecutivo che impone restrizioni sui visti e dà “flessibilità per agire […]

  

Hillary Clinton: Putin come Hitler negli anni ’30

Il paragone è implacabile: Vladimir Putin come Hitler negli anni ’30. A farlo, senza badare troppo alla diplomazia, è l’ex segretario di Stato americano Hillary Clinton. Lo ha fatto durante un evento benefico di raccolta fondi a Long Beach, in California, come riportato dal Long Beach Press Telegram. “Dei tedeschi in posti come Cecoslovacchia, Romania e altri – avrebbe detto la Clinton – Hitler continuava a dire che non erano trattati in modo giusto. ‘Devo andare e proteggere la mia gente’, diceva. È per questo che la situazione sembra familiare e rende tutti così nervosi”. Il presidente russo, avrebbe aggiunto, […]

  

Oscar, America tra razzismo e schiavitù

La trasposizione cinematografica dell’incredibile storia di Solomon Northup, afro americano nato libero e ridotto in schiavitù dopo essere stato rapito da alcuni trafficanti, ha vinto il premio Oscar come miglior film. Northup riacquistò la libertà dopo 12 anni e pensò bene, aiutato da un avvocato di New York, di scrivere la propria autobiografia: Twelve Years a Slave (12 anni schiavo, che dà il titolo al film). Dopo il grande successo editoriale, per quasi cento anni la storia finì nel dimenticatoio, oscurata da un romanzo, il più celebre del filone antischiavista, “La capanna dello zio Tom” di Harriet Beecher Stowe. La […]

  

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