Non se la passa bene Barack Obama. Secondo l’ultimo sondaggio a cura del Washington Post/Abc l’indice di popolarità del presidente è sprofondato al 41%, il punto più basso in tutta la sua presidenza. Un dato preoccupante per i democratici in vista delle prossime elezioni di Midterm. Obama è calato di 5 punti rispetto al 46% registrato nei primi tre mesi del 2014. Nonostante il calo della disoccupazione appena il 42% apprezza come la Casa bianca sta gestendo l’economia e solo il 37% approva come sta lavorando per portare avanti la riforma sanitaria, vero e proprio simbolo della presidenza Obama. In politica estera solo un americano su tre (34%) è d’accordo sul modo in cui il presidente sta gestendo la crisi ucraina.

A novembre i democratici rischiano di perdere il controllo del Senato, che sarà rinnovato per un terzo; la Camera invece, la cui composizione cambierà totalmente, dovrebbe restare ben salda in mano ai repubblicani. Che può fare l’asinello per cercare di evitare il tracollo? Possibile immaginare una campagna elettorale che prenda le distanze dal presidente in carica?

Decisiva potrebbe essere l’affluenza alle urne. Se dovesse essere – come solitamente è – inferiore a quella delle presidenziali (con una preponderanza di elettori bianchi e anziani), i repubblicani potrebbero trarne un forte vantaggio, visto e considerato che nelle due ultime presidenziali (2008 e 2012) i democratici sono stati avvantaggiati dai voti espressi dalle minoranze afroamericane e ispano americane e dai giovani (entrambe solitamente poco attratte dalle urne)