Il presidente degli Stati Uniti visiterà, a giugno, una riserva indiana in North Dakota. Non succede spesso dunque fa notizia. L’amministrazione Obama intende dare un segnale del suo impegno per migliorare la vita dei “native americans“. Non si conosce ancora il nome della riserva prescelta, ma c’è un indizio: Jodi Gilette, consigliere della Casa Bianca per le politiche dei nativi americani, è sorella del presidente della Standing Rock Sioux Tribe del North Dakota. Potrebbe essere questa, dunque, la scelta di Obama.

Prima di lui Bill Clinton nel 1999 aveva visitato la riserva indiana di Pine Ridge, dove si trova il Wound Knee Creek, famoso per il massacro di almeno 300 uomini, donne e bambini dei Sioux da parte dell’esercito americano. Il primo presidente americano a visitare una riserva fu Franklin D. Roosevelt nel 1936. Prima di essere assassinato, nel pieno della campagna elettorale, Robert Kennedy visitò la riserva di Wounded Knee.

Da quando è alla Casa Bianca Obama ha dato vita alla Tribal Law and Order Act per fronteggiare l’alto tasso di criminalità nelle riserve. Ma il passo più importante che ha fatto, osteggiato dai repubblicani, è l’aver autorizzato i tribunali delle 566 tribù riconosciute a processare individui, anche non indiani, che abbiano commesso atti di violenza contro le donne della tribù.

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