HillaryFacebookHillary Clinton modifica la grafica del proprio logo su Facebook, per rendere omaggio alle coppie gay di tutta America. L’ex First Lady ha sostituito il patriottico bianco, rosso e blu sul diagramma a forma di “H” tagliata da una freccia – il marchio della sua candidatura alla Casa Bianca 2016 – con i colori dell’arcobaleno, simbolo delle campagne degli omosessuali per la parità dei diritti. La svolta coincide con l’inizio del dibattito alla Corte Suprema dei ricorsi che potrebbero portare, in giugno, a legalizzare i matrimoni tra gay in tutti gli Stati Uniti.

Intanto spunta un primo sfidante democratico per Hillary. Si tratta del settantatreenne senatore democratico Bernie Sanders. Eletto in Vermont, rappresenta l’ala liberal del partito democratico ed è vicino alle posizioni della senatrice Elizabeth Warren, “paladina” dei consumatori e protagonista di molte battaglie anti-Wall Street (la Warren più di una volta ha detto che non si cabdiderà). Sanders dovrebbe incentrare la sua campagna elettorale soprattutto su tre temi: riforma della finanza, cambiamenti climatici e disuguaglianze di reddito.

BernieSandersIl senatore del Vermont si è dichiarato contrario – come la Warren – alla Trans-Pacific Partnership, la zona di libero scambio che eliminerebbe le barriere commerciali tra Usa, Canada e alcune nazioni della regione Asia-Pacifico. “Se si vuole capire perché la classe media in America sta scomparendo e perché abbiamo la maggiore disparità di ricchezza e di redditi dagli anni Venti, è necessario affrontare la questione del commercio”, ha detto Sanders in un’intervista alla Vermont Public Radio. “Tutte le grandi aziende vogliono continuare questa politica commerciale. Wall Street vuole continuare questa politica commerciale. Le aziende farmaceutiche vogliono continuare questa politica commerciale. Ma le organizzazioni che rappresentano i lavoratori americani e l’ambiente vogliono nuove politiche”.

Sanders è il primo democratico a sfidare la Clinton. L’ex governatore del Maryland, Martin O’Malley, dovrebbe annunciare la propria candidatura a maggio. Sanders e altri democratici liberali stanno facendo pressioni su Hillary affinché assuma posizioni più di sinistra, soprattutto sul Ttip (Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti), che secondo il senatore ha un effetto negativo sul mercato del lavoro e favorisce (troppo) le grandi multinazionali.

Difficile che Sanders possa seriamente impensierire la Clinton. Secondo un sondaggio effettuato a marzo da Cnn e Orc International, in campo democratico sembra non esserci storia: la proiezione mostra infatti come la Clinton possa contare sul 62% dei consensi, rispetto al 3% di Sanders. Ma è ancora presto per tirare le somme.

 

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