Pataki_SantorumAltri due candidati in corsa per le primarie sul fronte repubblicano. L’ex senatore della Pennsylvania, Rick Santorum, ha annunciato ufficialmente la propria corsa alla Casa Bianca. Ci aveva già provato nel 2012, arrivando secondo, dopo Mitt Romney. Davanti ad una folla di fan riuniti a Cabot, nella sua Pennsylvania, il 57enne Santorum ha promesso di battersi anima e corpo per restituire il potere economico alla classe media. “Take back America” è stata la colonna sonora del suo discorso inaugurale, tutto incentrato sui lavoratori, i colletti blu “lasciati indietro” dal governo e dalle grandi aziende. “Oggi è il giorno in cui ricominciamo a combattere – ha detto – le famiglie dei lavoratori non hanno bisogno di un altro presidente legato ad un governo interventista e ai tanti soldi”.

L’altro repubblicano sceso in campo è George Pataki, 70 anni, ex governatore dello Stato di New York. Ha comunicato la sua decisione attraverso il suo sito internet. “È tempo di alzarsi in piedi, proteggere la nostra libertà e riprenderci questo governo”, ha detto il repubblicano in un video-annuncio pubblicato su georgepataki.com.

BernieSandersSul fronte democratico, invece, il senatore democratico Bernie Sanders ha ufficializzato l’inizio della sua campagna elettorale, parlando a Burlington (Vermont). Considerato ultraliberal (o socialista), ha promesso che riuscirà a strappare l’America dalle mani dei miliardari. Si presenta come l’alternativa da sinistra all’ex first lady Hillary Clinton, considerata troppo moderata e vicina a Wall Street.

Davanti ai suoi sostenitori Sanders ha tenuto a sottolineare che “il divario tra ricchi e poveri è maggiore di qualsiasi momento dal 1920. La disparità di reddito è il grande problema morale, economico e politico del nostro tempo”, ha aggiunto. “Alla classe più ricca dico: la vostra avidità deve finire. Questa nazione non appartiene a una manciata di miliardari e alle loro lobby, ma a tutte le persone”.

Se le chance di Sanders sono molto risicate, è certo che l’anima più a sinistra dei democratici, che si stringe intorno a Bill de Blasio e alla senatrice Elizabeth Warren (con la guida ideologica del premio Nobel Stiglitz) è intenzionata a far sentire forte la propria voce, cercando ove possibile di spostare, almeno in parte, il baricentro politico del partito dell’asinello.

 

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