Usa 2016, Christie apre la corsa

Siamo arrivati a 14. L’ultimo, il quattordicesimo candidato in corsa per le primarie del Partito repubblicano è Chris Christie: “Ho deciso di correre per la presidenza degli Stati Uniti”, ha detto il governatore del New Jersey ai suoi sostenitori nel corso di una conference call, prima di dare l’annuncio ufficiale. Christie ha già uno slogan: “Telling it like it is” (dire le cose come stanno). Ripeterà questa frase all’infinito, cercando di dare di sé un’immagine di concretezza, senza troppi fronzoli e voli pindarici. “Abbiamo bisogno di un governo a Washington che ricordi che sta lavorando per i cittadini, e non […]

  

Nozze gay e aborto, il Texas sfida la Corte suprema

Negli Stati Uniti è ormai guerra aperta tra il Texas e la Corte Suprema. La prima mossa dello stato conservatore del Sud è stata quella di bollare come “fuorilegge” la sentenza con cui la Corte ha autorizzato i matrimoni gay. Il procuratore generale del Texas, il repubblicano Ken Paxton, ha detto che i funzionari dello Stato texano potranno rifiutare i certificati di nozze sulla base delle proprie credenze religiose. Coloro che sceglieranno questa via (l’obiezione di coscienza) potranno essere multati ed eventualmente saranno trascinati in tribunale, ma il procuratore ha altresì aggiunto che “molti avvocati” sono disposti a difendere gratis i […]

  

Usa, legale il cocktail per la morte

La Corte suprema degli Stati Uniti ha detto che non ci sono problemi: sono legali le iniezioni letali a base di midazolam, farmaco che nel 2014 provocò problemi in tre esecuzioni causando lunghe  sofferenze ai condannati a morte a cui venne somministrato. La decisione è passata con il voto di cinque dei nove giudici della Corte. Oklahoma e Florida potranno riprendere le esecuzioni con il micidiale cocktail iniettato nel sangue, ferme da gennaio. Le iniziative contro l’uso del midazolam erano state avviate dai legali di quattro condannati a morte dell’Oklahoma, sulla base di questa tesi: l’uso del farmaco viola l’ottavo […]

  

Un indiano per la Casa Bianca

Un altro candidato repubblicano scende in campo tra i Repubblicani. Si tratta di Bobby Jindal, 44 anni, governatore della Louisiana. L’annuncio l’ha dato lui stesso attraverso un video diffuso su Facebook. Considerato un astro nascente del Gop, l’Obama in “salsa indiana” (i suoi genitori emigrarono negli Usa dal Punjab), può vantare un cv di primissimo piano: laureatosi a soli 20 anni in Biologia, l’anno dopo risulta uno dei primi studenti di tutti gli Usa. A 24 anni ottiene un’altra laurea, in Scienze politiche a Oxford, con indirizzo sanitario. Lasciata l’università inizia a lavorare come consulente della multinazionale McKinsey & Company. […]

  

Mea culpa di Obama: non sono riuscito a unire

Il Washington Post analizza lo stato d’animo di Barack Obama, molto cupo dopo la strage di Charleston, dove un ragazzo ha ucciso ben 9 afroamericani. Il presidente si rammarica di non essere stato la figura unificante e di trasformazione che avrebbe sperato di essere, a partire dalle questioni razziali e dalle armi. Insomma, Obama si è accorto che è difficile passare dalle parole (e dai sogni) ai fatti e che governare un Paese non è per nulla semplice. Ammissione di colpa o semplice rammarico di un uomo che, all’improvviso, si riscopre normale e, proprio per questo, fragile ed estremamente piccolo, […]

  

Charleston, la bandiera sudista imbarazza la destra

Nessuno si sarebbe mai aspettato che la bandiera dei sudisti americani entrasse nel dibattito politico in vista delle presidenziali del 2016. La guerra civile americana (o guerra di secessione),  combattuta dal 1861 al 1865, costò la vita a oltre 600mila persone tra nordisti e sudisti. Lo scontro avvenne per ragioni ideologiche e politiche (l’abolizione della schiavitù) ma anche a causa delle profonde differenze economiche, sociali e politiche fra Nord e Sud. Ma perché si è tornati a parlare della Guerra civile non per ragioni storiche ma politiche? Tutto per una questione di simboli. Dopo la strage di Charleston, con il […]

  

Quando il figlio di Bin Laden scrisse agli Usa

Uno dei figli di Bin Laden scrisse all’ambasciata degli Stati Uniti in Arabia Saudita per chiedere il certificato di morte del padre, rimasto ucciso nel blitz ad Abbottabad (Pakistan) il 2 maggio 2011. Voleva una conferma ufficiale della morte. Motivi ereditari o semplice provocazione? Non è dato saperlo. L’ambasciata rispose ad Abdallah che non esisteva un certificato. Ma non si limitò a questo: suggerì ai familiari altri modi per ottenere una conferma ufficiale della morte. Esiste uno scambio di missive tra i familiari del terrorista e gli Stati Uniti, reso noto da Wikileaks, che ha pubblicato centinaia di migliaia di […]

  

Usa 2016, Donald Trump si candida

Un altro nome si aggiunge alla folta schiera dei candidati. Si tratta di Donald Trump. L’eccentrico miliardario ha annunciato formalmente la propria candidatura con un evento a New York, nella sua Trump Tower, introdotto dalla figlia Ivanka, che l’ha presentato come “un sognatore ma, cosa più importante, un uomo del fare”. Lui è partito subito in quarta: “All’America serve un grande leader”, ricordando alla platea che lo ascoltava di essere “un vincitore” in un’America “che non vince più”, che perde contro la Cina, contro il Giappone, contro il Messico, contro il resto del mondo. Vestito con i colori della bandiera […]

  

La ricetta di Jeb Bush per la Casa Bianca

“Il mio obiettivo da presidente è una crescita economica del 4% che generi 19 milioni di nuovi posti di lavoro“. Jeb Bush parte subito in quarta nel giorno in cui annuncia ufficialmente, al Miami Dade College, la sua corsa per la presidenza degli Stati Uniti. “Il partito adesso alla Casa Bianca non vuole cambiamenti e vuole mantenere il potere, andare avanti sotto un nome diverso con lo stesso programma” ma “io e voi sappiamo che l’America merita di meglio”. “Non voglio vedere altri quattro anni che non riesco a immaginare con questo tipo di leadership” allora “chiedo cosa dobbiamo fare? La […]

  

Jeb Bush parte e… accantona il cognome

  “Jeb! 2016”: recita così il logo della campagna elettorale di Jeb Bush, svelato su Twitter alla vigilia dell’annuncio ufficiale della candidatura. “Jeb!” è scritto in rosso e “2016” in blu, i colori della bandiera americana. Scelta decisamente patriottica. Non compare il cognome Bush. Forse è un modo per differenziarsi dai due ex presidenti della sua famiglia? Di sicuro la sua famiglia, nel bene o nel male, pesa. È vero anche, però, che il logo è molto simile a quello che Jeb utilizzò candidandosi per diventare governatore della Florida nel 1994 (quella volta gli andò male, fu eletto quando ci […]

  

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