Jeb_BushDa mesi gira in lungo e in largo gli Stati Uniti per raccogliere fondi e organizzare la propria rete sul territorio, anche se ufficialmente non è ancora sceso in campo. Ora arriva l’annuncio. O meglio, l’annuncio dell’annuncio. L’ex governatore della Florida, Jeb Bush, il prossimo 15 giugno ufficializzerà la propria candidatura alle primarie repubblicane per la Casa Bianca. Per comunicarlo ha scelto la città di Miami (Florida). Lo ha riferito la sua portavoce, Kristy Campbell, citata dal Miami Herald. Sei mesi fa il 62enne fratello minore dell’ex presidente George W. Bush aveva fatto sapere che stava “attivamente esplorando” la possibilità di candidarsi alla successione di Obama.

Bush terrà un discorso sulle opportinità per l’economia al Miami Dade College, dopo un tour in Europa (Germania, Estonia e Polonia) che partirà lunedì prossimo per esaminare da vicino le questioni di politica estera già entrate nel dibattito per le prossime presidenziali.

L’ex governatore della Florida vuole trasmettere una forte impronta “interventista” in politica estera, facendo segnare una netta cesura rispetto alla linea di Obama, aspramente criticata dai repubblicani che da sempre lo accusano di estrema debolezza.

Il campus Kendall del Miami Dade College, scelto da Bush per l’annuncio, è nel cuore della contea di Miami-Dade, dove vive la più grande comunità di cubani. Anche per il quartier generale della sua campagna elettorale, l’ex governatore ha scelto una zona popolare della città, dove vivono soprattutto ispanici.

Nelle primarie del Grand Old Party, Bush dovrà vedersela con un altro peso massimo della Florida, il senatore Marco Rubio, che si propone come il volto nuovo contro la “vecchia” classe politica. Oltre al derby del “Sunshine State” Bush dovrà affrontare altri candidati: Ben Carson, Rand Paul, Mike Huckabee e Ted Cruz.

Rick Perry ci riprova

Si allarga la schiera di candidati repubblicani. L’ex governatore del Texas ha ufficializzato la discesa in campo per le primarie del Gop. Perry ha lanciato ufficialmente la campagna elettorale sul sito www.rickperry.org: “Correrò per la presidenza perché so che i giorni migliori del nostro Paese sono davanti a noi”, ha scritto Perry, aggiungendo: “La strada verso la Casa Bianca richiederà il meglio di me e io lavorerò ogni giorno per guadagnarmi il vostro sostegno”.

Perry è al suo secondo tentativo. Ci provò già nella corsa per il 2012.  Molto vicino ai Tea Party,  i sondaggi lo indicarono come favorito per la vittoria. Poi però la sua candidatura si dissolse come neve al sole, a causa anche di alcune gaffe durante la campagna elettorale. Dopo la sonora sconfitta in New Hampshire (ottenne lo 0,7%) decise di farsi da parte appoggiando Newt Gingrich. Dopo il ritiro di quest’ultimo decise di sostenere pubblicamente Mitt Romney.

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