candidati_gop_2016Tra cinque mesi inizierà la corsa per la Casa Bianca, con diversi candidati che si contenderanno la nomination e la possibilità di correre per le presidenziali 2016. Sul fronte democratico gli sfidanti sono tre. Molto più numerosa la schiera dei repubblicani: sono diciassette, con una sfida aperta ad ogni risultato.

Hanno già annunciato la loro candidatura, tra i repubblicani, quattro senatori e un ex senatore, quattro governatori e cinque ex governatori, una manager – Carly Fiorina, che è stata amministratore delegato della Hewlett/Packard ed è l’unica donna -, un famoso neuro-chirurgo – Ben Carson, iper-conservatore e l’unico di colore in corsa nei due schieramenti -, e l’eccentrico miliardario Donald Trump.

Partiamo dai senatori, in ordine di candidatura: Ted Cruz, del Texas, vicino al Tea Party; Rand Paul, del Kentucky, libertario; Marco Rubio, della Florida, cubano d’origine; e Lindsey Graham, della South Carolina, esperto di sicurezza e difesa. L’ex senatore è Rick Santorum della Pennsylvania (corse già nel 2012), cattolico integralista.

Gli ex governatori, sempre in ordine di candidatura, sono Mike Huckabee, Arkansas, veterano delle primarie (ha partecipato nel 2008 e nel 2012); George Pataki, Stato di New York, sceso in lizza in punta di piedi; Rick Perry, Texas, che ci riprova dopo il clamoroso flop del 2012, ricordando d’avere guidato per tre mandati la 12° economia mondiale; Jeb Bush, Florida, figlio e fratello rispettivamente del 41° e 43° presidente degli Stati Uniti; e Jim Gilmore, Virginia, l’ultimo a scendere in lizza.

I governatori, tutti esordienti, si sono mobilitati tutti tra giugno e luglio: quello del New Jersey, Chris Christie, la cui popolarità si è appannata causa scandali; quello della Louisiana, Bobby Jindal, di origine indiana, la cui popolarità è alta solo nel suo Stato; quello del Wisconsin Scott Walker, molto quotato; e quello dell’Ohio John Kasich, che nessuno attendeva.

Veniamo ora alla schiera dei democratici: Hillary Rodham Clinton, ex first lady, ex senatore dello Stato di New York ed ex segretario di Stato, già candidata alla nomination nel 2008, quando fu battuta da Barack Obama, e gli outsider Bernie Sanders, senatore del Vermont che si autodefinisce “socialista” e l’ex governatore del Maryland Martin O’Malley. A loro potrebbe aggiungersi l’attuale vice-presidente Joe Biden, politico di lungo corso, a più riprese senatore del Delaware.

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