US-SYRIA-CONFLICT-CLINTONHillary Clinton comincia ad avere paura. Anche se ovviamente non può dirlo. Un minimo segnale che evidenziasse qualche timore, da parte sua, causerebbe un terremoto, facendola precipitare nei sondaggi. La regola numero uno, in politica, è ostentare ottimismo. Sempre. Perché un elettore dovrebbe credere in te se tu per primo non lo fai?

Ma torniamo a Hillary. Dicevamo che ha paura. Perché? Ci sono alcuni elementi che non le fanno dormire sonni tranquilli. Il primo riguarda Bernie Sanders, il candidato ultraliberal che mai nessuno ha considerato così forte da poter minimamente impensierire Hillary. Invece a questo punto della campagna elettorale sta riscuotendo risultati migliori di quanto fece Obama nel 2007-2008. Questo “successo” si evidenzia in almeno tre aree chiave: pubblico, sondaggi e donatori. Come riportano i media statunitensi, sul fronte del “pubblico” Obama, nello stesso periodo della sua prima campagna elettorale per la corsa alla Casa Bianca, aveva radunato al massimo 24 mila persone durante un comizio a New York; il senatore del Vermont a luglio ne ha mobilitate oltre 100 mila. Capitolo sondaggi: a questo punto della sua campagna elettorale Obama era sotto di 26 punti rispetto alla rivale Hillary Clinton, mentre oggi l’ex first lady guida i sondaggi con solo 17 punti percentuali di vantaggio su Sanders. Sono ancora tanti diciassette punti, ma non un’enormità. Ciò evidenzia che Hillary non è così forte come vorrebbe far credere.

Anche sulle donazioni il senatore ha saputo fare meglio dell’attuale presidente americano: ha raggiunto l’obiettivo del milione di donazioni molto velocemente. La campagna di Sanders ha infatti annunciato alla fine di settembre di aver superato la soglia psicologica del milione di donazioni (con un contributo medio di 24,86 dollari), mentre Obama raggiunse lo stesso risultato solo nel febbraio del 2008, dunque quattro mesi dopo, dopo che già la corsa delle primarie era scattata.

Ora, se è esagerato affermare che Hillary possa davvero aver paura di Sanders, si può senza alcun dubbio evidenziare che l’eventuale discesa in campo di Joe Biden sarebbe, per l’ex segretario di Stato, una vera e propria iattura.  Ma Biden che fa, corre o no? Intanto si godrà, davanti alla tv, il primo dibattito tra i candidati democratici. La decisione sul suo impegno, o meno, nelle primarie democratiche, potrebbe arrivare la prossima settimana. Questo weekend si ritroverà con tutta la sua famiglia – nella residenza di Wilmington (Delaware) – per una discussione sul suo futuro. Sarà con tutti i familiari che deciderà. Il suo sì alla corsa sarebbe ben visto da Obama, che però non può dirlo a voce alta. Almeno per ora.

Intanto riaffiora la spazzatura gossippara degli anni Novanta. Dopo 23 anni torna a farsi sentire Gennifer Flowers. Di chi si tratta? Stiamo parlando della donna che nel 1992 rischiò di mandare a monte la campagna elettorale di Bill Clinton, rivelando di esserne l’amante. Ora ha preso di mira l’ex first lady Hillary. La donna ha rilasciato un’intervista al programma “Aaron Klein Investigative Radio”, dicendo che era proprio la Clinton a “consentire al marito di comportarsi così con le donne, e perciò ora è ridicolo che porti avanti una campagna elettorale femminista”. Inoltre ha rivelato di conservare un segreto dentro una cassetta di sicurezza, che metterebbe in grave imbarazzo Bill. Nulla di nuovo sotto il sole. Più di una volta la politica americana si è dovuta occupare anche di queste cose. E Hillary di pelo sullo stomaco ne ha parecchio.

Nonostante gli schizzi di gango i Clinton continuano ad essere una macchina da guerra. Bill Clinton non abbandona la moglie, anche se non sarà in platea a Las Vegas a seguire dal vivo il dibattito tra i candidati democratici. I Clinton erano arrivati a Las Vegas due giorni fa, un giorno dopo il loro quarantesimo anniversario di matrimonio. Assente anche Chelsea Clinton, impergnata a New Orleans in una tappa programmata del tour per la presentazione del suo primo libro, già un best seller dal titolo “It’s your world”. L’ex presidente è atteso domani in Connecticut per una raccolta fondi a favore della campagna elettorale di Hillary.

STANOTTE IL PRIMO DIBATTITO TRA I CANDIDATI DEMOCRATICI

 

 

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