figaroGli attentati di Parigi ci riportano indietro di quattordici anni. Siamo di nuovo all’11 Settembre 2001. Stavolta il cancro del terrorismo si è manifestato nel cuore dell’Europa. “La Francia è il nostro alleato da più tempo – ha detto Barack Obama in un discorso in diretta tv -. Siamo al fianco della Francia nella lotta contro il terrorismo e l’estremismo. La stessa Parigi rappresenta i valori senza tempo del progresso umano. Chi pensa di poter terrorizzare i francesi o i valori che rappresentano si sbaglia. Gli americani hanno preso forza dall’impegno per la vita, per la libertà, per il perseguimento della felicità dei francesi. Ci viene ricordato in questo momento di tragedia che i legami di liberté, egalité, e fraternité non solo solo valori a cui tengono molto i francesi, ma anche valori che condividiamo e valori che rimarranno in vita oltre qualsiasi atto di terrorismo o alla visione odiosa di coloro che questa sera hanno attuato questi crimini”.

Terrore per le strade, ostaggi uccisi a sangue freddo, kamikaze, bombe vicino allo stadio e in un teatro. Morti, tanti morti. Non ci sono precedenti simili in Europa. Nulla a che vedere con i precedenti attacchi a Parigi, alla metropolitana di Londra o alle stazioni di Madrid. Il terrorismo di matrice islamica ha deciso di portare l’orrore fuori dai confini delle guerre combattute tra Iraq e Siria. Ha lanciato una sfida diretta all’Occidente, andandolo a colpire nel cuore del Vecchio continente. Facile prevedere che ci proverà ancora. Sarà una battaglia lunga e difficile da vincere. Costerà molto in termini di vite umane, angosce e sacrifici. Ma alla fine il cancro del terrorismo non prevarrà.

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