Trump_DonaldDa mesi Trump è in testa a tutti i sondaggi tra i candidati repubblicani. Ma il suo successo non dipende solo dalla “pancia”. Come scrive Politico il miliardario di New York, infatti, si avvale di un team esperto che analizza e incrocia i dati per cercare di portare a votare gli elettori meno tradizionali. Questa potrebbe essere la sua arma vincente. I rivali di Trump da tempo cercano di demolire la sua candidatura dicendo che non ha le capacità di spingere gli elettori alle urne e che una cosa sono i sondaggi, altra cosa i voti. Ma lo speciale team di esperti messo in campo da Trump potrebbe trasformare il sentiment in voti veri. A guidare il team sono Matt Braynard e Witold Chrabaszcz, ex strateghi del Comitato nazionale repubblicano.

Come lavora il team? La gallina dalle uova d’oro sono i milioni di dati raccolti attraverso il sito web di Trump, i numerosi raduni elettorali e i social network. In più ci sono anche i dati girati dal partito repubblicano e da altre fonti. L’obiettivo è quello di mobilitare il più possibile gli elettori, specie in alcuni Stati considerati “chiave”.

Con questa scelta Trump si avvicina a Obama, che sia nel 2008 che nel 2012 si avvalse con successo dell’uso scientifico dei dati elettronici raccolti su potenziali elettori e simpatizzanti. Tecnicamente la scelta di Trump è ricaduta su una società esterna, la L2 (http://www.l2political.com) con sede a Bellevue (Washington). La L2 fornirà a Trump milioni di dati utili, sia su elettori registrati, sia su adulti non registrati: quest’ultimo è il vero e proprio obiettivo di Trump, che cerca di allargare i consensi intorno a sé pescando al di fuori del tradizionale bacino repubblicano. I dati verranno incrociati con i circa 200 milioni di dati che il Gop ha concesso a Trump di utilizzare (girati anche agli altri candidati che li hanno richiesti).

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