La famiglia Trump festeggia la candidatura di Donald alla Casa Bianca“America first!”, prima l’America. Donald Trump lo ripete più volte alla Convention repubblicana di Cleveland (leggi l’articolo). Si presenta così ai delegati (ma si rivolge a tutto il Paese): “Sono la vostra voce“. Cerca di monetizzare l’odio anti casta che serpeggia da tempo anche negli Stati Uniti. Trump insiste su due parole: “Legge e ordine”. Torna a promettere il “muro contro i clandestini”, necessario per garantire la sicurezza. E assicura: “Sconfiggeremo presto i barbari dell’Isis“.

Per rilanciare l’America e farla di nuovo grande (“Make America Great Again”) indica la propria ricetta: “Più lavoro e giù le tasse per tutti”. Ribadisce il “no” agli accordi commerciali che ritiene abbiano indebolito l’America, in particolare il Nafta (North American Free Trade Agreement) e il Tpp (Trans-Pacific Partnership). “Sono accordi commerciali orribili”, sottolinea. “Io riporterò i posti di lavoro qui nell’Ohio, qui in America”, aggiunge rimarcando il proprio stop alle delocalizzazioni e al trasferimento delle fabbriche nei Paesi con regimi fiscali convenienti.

Trump_ClevelandÈ ora di mostrare al mondo intero che l’America è tornata più grande, migliore e più forte che mai”, insiste Trump attaccando il lavoro di Hillary Clinton in politica estera su Siria, Iraq, Egitto e Libia. La grande festa repubblicana si conclude sul palco della Quicken Loans Arena dove Trump viene raggiunto dalla famiglia al gran completo e dal suo candidato vice presidente, Mike Pence. Come da tradizione “piovono” palloncini blu, bianchi e rossi. Fuori, invece, è un tripudio di fuochi d’artificio. I repubblicani festeggiano (un po’ meno gli anti Trump).

Hillary a Trump: “Non sei la voce dell’America”

Non si è fatta attendere la replica di Hillary Clinton a Trump. Mentre il candidato repubblicano stava ancora tenendo il suo discorso conclusivo dal palco della Convention, Hillary ha risposto via Twitter: “Non sei la nostra voce“. Pochi minuti prima Hillary aveva twittato un’altra frase al vetriolo (in spagnolo): “Sì, costruiamo un muro. Tra te e la presidenza, Donald Trump”. E un altro tweet ad alto contenuto critico: “Sono con voi*”, firmato @realDonald Trump. Ma accanto all’asterisco polemicamente c’è scritto: “Non inclusi donne, afroamericani, persone Lgbt, musulmani, latinos, immigrati…”.

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