U.S. President Donald Trump delivers his first address to a Joint Session of Congress . DCDonald Trump ha pronunciato il suo primo intervento sullo stato dell’Unione (leggi l’articolo). Un discorso che ha stupito per i toni pacati e la moderazione. Anche se Trump non ha rinunciato affatto ai temi su cui si era impegnato nella campagna elettorale: lotta all’immigrazione clandestina, giù le tasse a imprese e famiglie, nuovi accordi commerciali per riportare il lavoro negli Usa.

Il discorso di Trump è stato apprezzato anche da alcuni organi di stampa spesso molto critici nei suoi confronti. Uno di questi è Van Jones, commentatore politico della Cnn e notoriamente anti-Trump: “Ci sono molte persone che hanno ottimi motivi per avercela con lui e per temerlo. Ma questo è stato uno dei momenti più straordinari nella storia della politica americana, punto. E ha fatto qualcosa di straordinario. Chi spera che Trump diventi pian piano più presidenziale, unificante, dovrebbe essere felice. Chi spera che resti questa specie di macchietta, cosa che trova sempre il modo di fare, dovrebbe essere preoccupato: perché con questa cosa che gli avete visto fare, se trova un modo di farla ancora e ancora, lo vedremo in giro per otto anni. Ci sono molte cose nel suo discorso che sono state false o sbagliate, a cui mi oppongo e mi opporrò. Ma stasera ha fatto anche qualcosa che non può essergli tolto: è diventato il presidente degli Stati Uniti“.

Il New York Times con una punta di malizia ha evidenziato che Trump è stato «più presidenziale di quanto non fosse mai riuscito fin qui”. Il giornale della Grande mela ha comunque dovuto ammettere che Trump è stato efficace a livello comunicativo. E il Washington Post ha azzardato che “potrebbe essere stato il miglior discorso da quando è entrato in politica”. Anche Politico ha apprezzato le parole di Trump: “Di gran lunga il momento più unificante dei suoi divisivi e caotici 39 giorni alla presidenza”, ha scritto Eli Stokols. E “la cosa più significativa – ha scritto sempre su Politico Jeff Greenfield – non è stata cosa ha detto ma il tono con cui lo ha detto”. Insomma, una vera e propria standing ovation per Trump. Da chi sino ad ora non aveva perso occasione per stroncarlo.

 

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