Jon OssoffI democratici hanno deciso che l’opera di “rottamazione” di Trump deve tornare a essere politica, anziché puntare solo sulle aule di giustizia. E così hanno messo nel mirino un seggio della Camera dei rappresentanti spettante alla Georgia rimasto vacante. Il giovane Jon Ossoff (30 anni), vincitore delle primarie dell’Asinello, spera di strapparlo ai repubblicani, che lo vincono a mani basse dagli anni Settanta. Il candidato ha raccolto (o meglio, i democratici hanno raccolto per lui) la bellezza di 40 milioni di dollari. La cifrà più alta mai vista per un singolo seggio parlamentare nella storia americana. Al secondo posto si colloca la spesa per la campagna elettorale di Paul Ryan (attuale speaker della Camera), che per essere eletto ha investito 19,8 milioni di dollari. Le cifre sono diffuse dal Center for Responsive Politics, che fa i conti in tasca a tutti i politici americani, garantendo la massima trasparenza.

Il seggio della Camera dei rappresentanti del distretto numero 6 della Georgia è rimasto vacante dopo che Trump ha nominato Tom Price a segretario alla Salute e ai Servizi umani.

Regista di documentari, ex assistente parlamentare, Ossoff vuole dare la scalata al Congresso, in quello che, a tutti gli effetti, appare più come un “referendum” pro o contro Trump che una normale elezione di un parlamentare. Ed è proprio per questo che l’elezione ha avuto una così vasta risonanza a livello nazionale. I repubblicani hanno candidato Karen Handel (55 anni), ex segretaria di Stato per la Georgia.

Dopo gli studi alla prestigiosa Georgetown University, Ossoff si è laureato in Affari internazionali seguendo corsi di Madeleine Albright (ex segretaria di Stato) e Michael Oren (ex ambasciatore Usa in Israele). Ha conseguito un master alla London School of Economics con una tesi sui rapporti commerciali tra Usa e Cina. Ossoff ha collaborato per cinque anni con il repubblicano Hank Johnson. Nel 2016 Ossoff è stato produttore esecutivo di un docufilm di Insight TWI per Bbc Three sulle atrocità commesse dall’Isis in Iraq.

AGGIORNAMENTO / Ecco com’è andata a finire

Nonostante gli sforzi profusi e il denaro a fiumi investito i democratici hanno perso. Il seggio è stato vinto dalla repubblicana Karen Handel, con il 52 % delle preferenze contro il 48%. L’esito favorevole al presidente non cambia gli equilibri a Washington, dove i Repubblicani controllano entrambi i rami del parlamento. Ma sta di fatto che la tentata spallata dei democratici è fallita.
Con un tweet Donald Trump si è congratulato con la neo eletta: “Lavoro fantastico, siamo tutti fieri di te”.
La Handel, che i sondaggi davano in lieve svantaggio sul suo avversario, aveva preferito non citare Trump in campagna elettorale, pur avendo ricevuto il suo endorsement e quello di altre figure di primo piano dell’amministrazione, a cominciare dal vicepresidente Mike Pence. Il democratico Ossoff, invece, aveva inaugurato la propria campagna elettorale con una posizione marcatamente anti-Trump, promettendo di “far infuriare” il presidente. Ma non c’è riuscito.

 

 

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