Trump e MelaniaDonald Trump non ha fatto un discorso politico – come molti temevano – ma ha celebrato gli Stati Uniti come “il più grande viaggio politico nella storia dell’umanità”. Nel suo discorso al Lincoln Memorial il presidente ha esaltato tutti i corpi militari ma anche chi ha combattuto per i diritti civili e chi si è reso protagonista di scoperte che hanno cambiato il mondo, dai fratelli Wright (i pionieri del volo) a Thomas Edison (inventore della lampadina).

Nel “Saluto all’America” Trump ha schiacciato forte sull’acceleratore del nazionalismo: “La nostra nazione oggi è più forte che mai ed è ora la più forte… Il futuro appartiene a noi, regneremo per sempre… Non c’è niente che l’America non possa fare… gli Stati Uniti possiedono le più potenti armi della terra”. Con toni entusiastici ha parlato anche della nuova sfida spaziale: “Il cielo appartiene all’America”, ha detto Trump, augurandosi che molto presto la bandiera americana possa essere piantata su Marte. Se John F. Kennedy nel 1961 indicò la Luna come obiettivo, oggi Trump rilancia la grandeur americana indicando Marte come nuova sfida alla portata dell’umanità (ovviamente sotto la guida Usa).

Tanti i riferimenti storici patriottici, dai padri fondatori agli eroi di Iwo Jima, quelli della celebre foto diventata icona in cui i soldati Usa issano una bandiera a stelle e strisce sulla vetta del monte Suribachi, durante la Seconda guerra mondiale.

Trump ha cercato, a modo suo, di parlare a tutta l’America: “Celebriamo la nostra storia, la nostra gente e gli eroi che difendono con orgoglio la nostra bandiera e gli uomini e le donne coraggiosi dell’esercito degli Stati Uniti. Oggi siamo qui come un solo Paese per un omaggio molto speciale all’America. Tutti insieme siamo parte di una delle più grandi storie di sempre, la storia dell’America. Lo stesso spirito americano che ha dato coraggio ai nostri fondatori ci ha fatto restare forti attraverso la storia e in questo giorno questo spirito scorre ancora nelle vene di ogni patriota americano. Vive in ognuno di voi”.

Trump 4 luglio 2019Come annunciato c’è stata anche una grande parata militare, con due grossi carri armati posizionati davanti al Lincoln Memorial e gli aerei da guerra, tra cui gli Stealth B2, che hanno sorvolato il cielo di Washington.

Prima dell’inizio dell’evento davanti alla Casa Bianca ci sono stati alcuni disordini: un gruppo di militanti del Partito rivoluzionario comunista ha dato fuoco ad una bandiera americana e intonato diversi slogan tra i quali “l’America non è mai stata grande”. Subito dopo si è verificato uno scontro con alcuni sostenitori di Trump. Due persone, fra cui l’attivista Joey Johnson, sono finiti in manette.

La dura critica di Biden

BidenL’ex vicepresidente Joe Biden, candidato alle primarie democratiche per le presidenziali 2020, poco prima dell’evento ha criticato il discorso di Trump: “Mi chiedo cosa possa dire mentre parla alla nazione durante un evento concepito più per esaltare il proprio ego che per celebrare gli ideali americani. Tutti sappiamo che Trump è incapace di celebrare ciò che rende grandi gli Stati Uniti, perché non sa cosa sia. Se lasciamo che Trump stia otto anni alla Casa Bianca altererà per sempre il carattere di questa nazione. Non possiamo lasciare che questo accada”.

 

 

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