Bloomberg fa sul serio

Non è il primo e di certo non sarà l’ultimo miliardario che prova a candidarsi per la Casa Bianca. Stiamo parlando di Michael Bloomberg, ex sindaco di New York, con un patrimonio stimato in 54 miliardi di dollari (diciassette volte quello di Trump, valutato circa 3,1). Essere più ricchi di tutti non comporta il successo automatico di un politico (o aspirante tale), anche se non possiamo ignorare il fatto che disporre di cospicue risorse in campagna elettorale è di fondamentale importanza. Dopo mesi di tira e molla Bloomberg ha ufficilizzato l’intenzione di correre per le primarie democratiche, sperando di vincerle […]

  

Hillary: “Mai dire mai”

Hillary Clinton cita il titolo di un film di 007 (Mai dire mai) per rispondere a chi le chiedeva se intende ricandidarsi. È improbabile che lo faccia davvero (sarebbe la sua terza corsa alla Casa Bianca), ma le piace stare al gioco e gigioneggia. “Mai, mai, mai dire mai” ripete l’ex segretaria di Stato in un’intervista alla Bbc. “Quello che posso dire con certezza – tiene a far sapere – è che ricevo enormi pressioni, da parte di molte, molte, molte persone che mi chiedono di pensarci. Ma in questo momento mentre sto seduta a parlare con lei in questo […]

  

Chi ha paura di Bloomberg?

La sua candidatura non è ancora ufficiale ma il nome di Michael Bloomberg crea già qualche reazione su cui è interessante riflettere. Il più sprezzante è Bernie Sanders: “Sempre più miliardari che cercano più potere politico, sicuramente non rappresentano il cambiamento che serve all’America”. Il senatore del Vermont, che si definisce socialista (negli Usa ha un’accezione dispregiativa), vuol marcare subito le distanze. Molto più disponibile, invece, Elizabeth Warren, che gli dà il benvenuto nella gara. “Se stai cercando piani politici molto popolari che possano fare un’enorme differenza per le famiglie dei lavoratori, inizia da qui”, ha twittato la senatrice ultraliberal, […]

  

Campanelli d’allarme per Trump: Kentucky e Virginia

Non l’ha presa bene Trump. I Democratici hanno vinto in Kentucky e Virginia (legislative), mentre i Repubblicani sono riusciti a mantenere il potere in Mississippi. Nel Kentucky, stato storicamente conservatore, alle ultime presidenziali Trump aveva distanziato Hillary Clinton di 30 punti. Il governatore uscente, il repubblicano Matt Bevin (48,8%), è stato battuto dal procuratore generale dello Stato, il democratico Andy Beshear (nella foto) con uno scarto di circa 5mila voti: si è imposto con il 49,2%. Decisiva la forte affluenza nei centri più importanti (nelle contee di Jefferson, Franklin, Fayette). Non è bastato il comizio in extremis tenuto dal presidente (foto […]

  

Il blog di Orlando Sacchelli © 2024
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>