Usa 2020, Biden trionfa alle primarie democratiche in South CarolinaCome qualcuno aveva previsto Pete Buttigieg non faceva davvero sul serio. O meglio, ha giocato le sue carte piuttosto bene ma sapeva benissimo che non avrebbe avuto alcuna chance di vittoria, così ha deciso di far tesoro di quanto raccolto sino ad ora portandolo in dote al fronte moderato dei democratici. L’obiettivo? Sbarrare la strada a Bernie Sanders. L’ex sindaco 38enne di South Bend (Indiana) si è ritirato dalle primarie dem dopo il quarto posto rimediato in South Carolina (8,2%). “La verità – ha detto ai propri sostenitori – è che la strada si è chiusa per la nostra candidatura, dobbiamo riconoscere che a questo punto della gara, il modo migliore per mantenere fede a quegli obiettivi e ideali è quello di fare un passo indietro e aiutare a riunire il nostro partito e il nostro paese”. Fa un passo indietro, dunque, da “responsabile”, come diremmo in Italia. Ma è chiaro che il fronte a cui intende portare fieno in cascina è quello moderato. Punta le sue fiches su Biden e su Bloomberg, sperando che uno dei due abbia la meglio su Sanders. In cambio per lui ci sarà riconoscenza (politica).

Nella sua agenda c’erano appuntamenti già fissati a Selma (Alabama) e Dallas (Texas), ma Buttigieg ha alzato bandiera bianca tornando a South Bend per annunciare il ritiro. Dal suo staff hanno spiegato che Buttigieg è convinto che “questa sia la cosa giusta da fare in questo momento per il nostro paese e per curare questa nazione divisa e sconfiggere il presidente Trump”.

Con uno straordinario tempismo (casuale?) Mike Bloomberg gli ha reso l’onore delle armi: “Pete Buttigieg ha lanciato una forte campagna che ha ispirato le persone e fatto la storia. La sua dedizione al servizio della nostra nazione, come sindaco e veterano, rifletteva l’amore per il paese che ammiro profondamente. Il nostro partito è più forte e la nostra nazione è migliore grazie alla sua corsa”.

Una corsa a due con il terzo incomodo

Bloomberg, Sanders e BidenCon il Supertuesday ci sono ben 1357 delegati in palio suddivisi tra 14 stati. Un duello fondamentale anche se non decisivo. Nel senso che la corsa non terminerà ora, ma sicuramente il Super Tuesday dirà chi andrà avanti e chi no. Probabile che la corsa si riduca a due contendenti, che potrebbero essere Sanders e Biden.  L’ala sinistra (ultraliberal) del partito democratico e quella moderata. Resta da vedere quanti voti prenderà Bloomberg. L’ex sindaco di New York fino ad ora non ha corso, preferendo puntare tutto sul Super Tuesday. Vedremo se avrà convinto abbastanza americani a puntare su di lui come il miglior sfidante possibile per affrontare Trump. Oppure se gli elettori democratici preferiranno l’usato sicuro, l’ex vicepresidente Biden.

 

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