Non sono solo dei mega comizi elettorali organizzati per celebrare i candidati alla presidenza e galvanizzare elettori e simpatizzanti a pochi mesi dal voto di novembre. Le convention del Partito Repubblicano e del Partito Democratico, infatti, oltre a ratificare le candidature mediante il conteggio ufficiale dei delegati, costituiscono il momento più alto della vita organizzativa delle due formazioni politiche, decidendo le regole valide per i prossimi quattro anni. Durante i lavori, inoltre, si definisce in modo compiuto la “piattaforma programmatica” e c’è la possibilità, per i politici più o meno giovani, di mettersi in luce a livello nazionale in vista delle prossime sfide elettorali. C’è infine l’effetto corroborante delle convention, con i partiti che per alcuni giorni riescono a ottenere su di sé l’attenzione dei media, sviscerando i temi a loro più cari e “dettando” l’agenda politica. Un rito che si consuma ogni quattro anni e, insieme alle primarie, costituisce l’asse portante del sistema democratico a stelle e strisce.

Quest’anno purtroppo, causa Covid-19, le convention saranno solo “virtuali”, cioè non in presenza. Ad aprire i giochi è il Partito democratico a Milwaukee, nel Wisconsin. Romperà il ghiaccio, collegata in video, l’ex first lady Michelle Obama. Il tema sarà “We the people”, noi il popolo, il celebre incipit del preambolo della Costituzione degli Stati Uniti. Il format digitale prevede una diretta video di tre ore, a partire dalle nove di sera. Parlerà anche il senatore del Vermont Bernie Sanders, che per due volte ha tentato la corsa delle primarie cercando di far prevalere (senza riuscirvi) l’ala più di sinistra del suo partito. In programma anche il discorso di John Kasich, ex governatore repubblicano dell’Ohio: nel 2016 sfidò Trump alle primarie e, sconfitto, dichiarò che non avrebbe votato per lui a novembre, senza però sostenere Hillary Clinton. Ora invece Kasich è sceso in campo a favore di Biden, spiegando così la propria scelta:”La ragione per cui non ho sostenuto Trump l’ultima volta è perché temevo che avrebbe diviso e non unito, sfortunatamente da oltre 3 anni e mezzo continua a farlo e non credo che questo sia un bene per il Paese”.

Molto attesi anche i discorsi di due governatori che sono stati in prima linea nella lotta al Covid, ingaggiando un braccio di ferro con il presidente Trump, accusato di aver fatto poco per arginare la diffusione della pandemia. Si tratta del governatore di New York, Andrew Cuomo, e Gretchen Whitmer, governatrice del Michigan.  La senatrice Kamala Harris, candidata alla vicepresidenza, parlerà mercoledì sera. Il giorno dopo, giovedì, Biden accetterà la nomination e terrà il suo discorso.

Si litiga sul voto per posta

In un’intervista a Fox News Donald Trump è tornato a esprimere durissime critiche al voto per corrispondenza, sottolineando che gli Stati Uniti “non avranno mai elezioni presidenziali eque” se sarà consentito il voto universale per posta. Il presidente ha ribadito che le elezioni potrebbero essere “contaminate da frodi”. Milioni di schede vengono inviate a tutti, “anche ai cani” e “alle persone morte da 25 anni”. Trump ha poi aggiunto che se fosse consentito il voto universale per corrispondenza, sarebbe “la più grande truffa di tutti i tempi”.

Nancy Pelosi, speaker della Camera, vuol richiamare i deputati al lavoro per affrontare il dossier dello Us Postal Service (Usps), dopo l’allarme lanciato dal servizio postale americano in vista delle elezioni: milioni di voti rischiano di non arrivare in tempo per essere conteggiati. Si pensa a un disegno di legge che impedisca al servizio postale americano di attuare modifiche alle operazioni o a livello di servizio prima delle elezioni di novembre. Per la Pelosi “in tempi di pandemia il servizio postale è al centro delle elezioni” e “gli americani non dovrebbero scegliere tra salute e voto”.

Le regole di voto sono diverse per ogni Stato (sono 50 gli stati), il servizio postale è uno e da tempo è in crisi finanziaria e organizzativa: a luglio ha chiesto al Tesoro un prestito da 10 miliardi per far fronte ai costi. Il Postal Service assicura che il problema non è rappresentato dalla quantità della posta elettorale ma dalle regole degli Stati per la spedizione e il ricevimento delle schede: in alcuni casi potrebbe non esserci il tempo necessario per il ritiro e il recapito nelle date fissate dai singoli Stati e dalle contee. Problemi logistici (e di regole).

Convention Gop

La convention del Partito Repubblicano è in programma dal 24 al 27 agosto a Charlotte (North Carolina). Anche in questo caso gli eventi clou avverranno in collegamento video.

 

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