Alla fine l’Irs (Internal Revenue Service, l’agenzia delle entrate americana) ha chiesto scusa, ammettendo di aver esagerato nei controlli fiscali effettuati nel 2012 sui Tea Party, l’ala più conservatrice e anti tasse della destra americana. Si è trattato, insomma, di un vero e proprio accanimento. E il sospetto che sia avvenuto per motivi politici è forte. Anche se l’Irs, ovviamente, nega: “Ci sono stati degli errori”, ha detto Lois Lerner, capo dell’agenzia, precisando che “non ci sono state indicazioni dall’alto, è stato solo l’eccessivo zelo di alcuni funzionari”. Il sospetto, però, resta. I repubblicani danno battaglia e parlano di violazione […]