Il bello delle elezioni di midterm

Il bello delle elezioni di midterm negli Stati Uniti è che sono un eccezionale termometro politico, decisamente migliore dei sondaggi che, da decenni, ammorbano la politica di tutto l’Occidente. Perché un conto è “misurare la febbre” con le intenzioni di voto e il gradimento di questo o quel partito, o leader, altra cosa è eleggere parlamentari e governatori. Chiamati alle urne circa 168 milioni di americani, con oltre 42 milioni che si sono avvalsi del voto anticipato o per posta, ammesso dalla maggioranza dei 50 Stati Usa (con le solite immancabili polemiche sul rischio brogli). Si vota per eleggere 435 […]

  

Usa, iniziano i guai per i Democratici

L’America è spaccata a metà: la Camera va ai Democratici, il Senato resta ben saldo in mano repubblicana (leggi i risultati). Donald Trump esulta, e con orgoglio rileva un dato storico: “Solo cinque volte negli ultimi 105 anni un presidente in carica ha vinto seggi al Senato nelle elezioni di midterm”. In effetti quasi sempre in queste elezioni di metà mandato il presidente in carica perde consensi. Clinton e Obama, solo per citare due casi, persero il controllo di entrambi i rami del Congresso nelle loro prime elezioni di Midterm. Stavolta ai repubblicani è andata bene: grazie soprattutto a Trump, […]

  

Midterm, l’ora della verità

Massima cautela su come andrà a finire. La vittoria di Trump nel 2016 ha dimostrato a tutti i media americani che è meglio non lasciarsi andare a previsioni pericolose. Ecco perché tutti, ma proprio tutti, preparano affrontano con estrema attenzione la notte elettorale dopo le elezioni di Midterm di oggi. I principali network tv, Abc, Nbc e Cbs, solitamente dedicano alle elezioni di midterm solo dei collegamenti di un’ora durante la prima serata. Stavolta è diverso: hanno organizzato degli speciali, dalle 20 alle 23, come se si trattasse delle presidenziali. Il responsabile dell’ufficio di Washington della Cnn, Sam Feist, mette […]

  

Per i repubblicani il difficile viene ora

Previsioni confermate. I repubblicani hanno vinto a mani basse, prendendo il controllo del Senato. Il partito dell’Elefantino ha conquistato la maggioranza del Senato degli Stati Uniti e ampliato il controllo che già aveva alla Camera. I candidati del Gop si sono aggiudicati al Senato almeno 10 dei 13 seggi in bilico, con vittorie in Colorado, Arkansas, Montana, Sud Dakota, West Virginia e Carolina del Nord, oltre all’Iowa, lo Stato dove Barack Obama aveva vinto le primarie dando inizio alla sua formidabile corsa verso la presidenza. Inoltre alla Camera hanno ampliato il loro controllo, ottenendo almeno 10 seggi più della scorsa […]

  

Usa, l’Isis nelle elezioni di Midterm

L’Isis ovviamente preoccupa gli americani. Ma con alcune significative differenze tra democratici e repubblicani, come rivela un sondaggio del Wall Street Journal. Tra gli elettori del Gop, infatti, la maggiore preoccupazione è rappresentata proprio dai terroristi islamici, mentre per i democratici sono il lavoro e l’economia i temi più importanti in vista delle elezioni di metà mandato del 4 novembre, quando saranno rinnovati la Camera e un terzo del Senato. Checché se ne dica l’interesse per queste elezioni non è molto alto: per i sondaggi è minore rispetto alle elezioni del 2006 e del 2010, probabilmente a causa della bassissima […]

  

Usa, storica vittoria dei Tea Party

Archiviati alcuni scivoloni rimediati di recente, i Tea Party si sono tolti una grande soddisfazione, mettendo a segno un colpaccio che, giocoforza, andrà a ridisegnare gli equilibri interni al Partito repubblicano. Ma vediamo subito cos’è successo:  alle primarie in Virginia per le elezioni di midterm di novembre, il leader della maggioranza repubblicana alla Camera dei Rappresentanti, Eric Cantor (foto sotto), è stato battuto da un candidato sostenuto dai Tea Party. Esponente di spicco del partito, secondo solo allo speaker della Camera, John Boehner, di cui era considerato erede naturale, Cantor è stato battuto da uno “sconosciuto”: Dave Brat (foto sopra), […]

  

Usa, nuovo schiaffo ai Tea Party

Ancora una battuta d’arresto per i candidati repubblicani sostenuti dai Tea Party, usciti sconfitti nell’ultima tappa delle primarie del Grand Old Party (Gop) in vista delle elezioni di Midterm di novembre. Nel Super Tuesday del 20 maggio si è votato in cinque Stati: Arkansas, Idaho, Kentucky, Oregon e Pennsylvanya. Ovunque i candidati sostenuti dal movimento antitasse sono stati bocciati. Nonostante la forte disaffezione per il Congresso e la politica di Washington, sembra dunque prevalere la stanchezza verso la politica troppo gridata, quella del muro contro muro portata avanti dalla parte più a destra del partito repubblicano, che negli ultimi anni […]

  

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