Isis, la svolta tardiva di Obama

Anche la stampa Usa vicina alla sinistra ora lo dice: bisogna fare di più. Gli attentati di Parigi impongono a Obama di tirare fuori i muscoli contro i tagliagole dell’Isis. Il New York Times sottolinea come gli attentati di Parigi, insieme a quello della scorsa settimana a Beirut e all’abbattimento dell’aereo russo nel Sinai dimostrino come il sedicente stato islamico non sia solo “concentrato sulla conquista di territorio nella propria zona”. Sulla stessa linea il Washington Post, secondo il quale i fatti di Parigi mostrano come l’Isis “sia una minaccia più grave per l’Occidente di quanto l’intelligence e l’amministrazione Obama […]

  

Donald Trump e i valori cristiani

Dopo un silenzio iniziale, che a qualcuno aveva fatto pensare che Hillary Clinton avesse fatto centro, ora Donald Trump passa al contrattacco e dice la sua sul polverone scatenato dal suo mancato intervento per zittire un sostenitore che, durante un comizio a Rochester, nel New Hampshire, aveva accusato Obama di essere “un musulmano” e “nemmeno un americano”. Il miliardario sceglie di rompere il silenzio utilizzando Twitter (non è la prima volta che per dichiarazioni importanti usa il cinguettio: “Sono forse moralmente obbligato a difendere il presidente ogni volta in cui qualcuno dice qualcosa di negativo o di discutibile su di […]

  

Fidel Castro presenta il conto a Obama

L’apertura di Obama a Cuba resterà nella storia, così come la frase del presidente Usa, “todos somos americanos“. Ora però è tornato a farsi vivo Fidel Castro, e nonostante gli 89 anni di età e le condizioni di salute non proprio buone, l’ex lìder maximo sembra intenzionato a rompere le uova nel paniere alla Casa Bianca. In un articolo pubblicato sui giornali locali, alla vigilia della visita all’Avana di John Kerry, Castro scrive che gli Stati Uniti devono a Cuba un indennizzo di “molti milioni di dollari” a causa dell’embargo commerciale imposto più di cinquant’anni fa, proseguendo che gli “argomenti sono […]

  

Obama fa il gradasso: vincerei un terzo mandato

Prima di lasciare il Kenya Obama si è voluto togliere uno sfizio: “Qualcuno negli Stati Uniti potrebbe pensare che sono venuto qui per cercare il mio certificato di nascita. Ma non è così”. Con questa battuta, pronunciata durante la cena a Nairobi con il presidente keniano Uhuru Kenyatta, il presidente Usa ha voluto scherzare sui “birther“, quelli che in America mettono in dubbio la sua cittadinanza americana, arrivando ad affermare che, non avendola, non ha titolo a occupare la poltrona della Casa Bianca (tra i birther c’è anche un candidato alle primarie del Gop, Donald Trump). Dall’Etiopia Obama si è […]

  

Nucleare Iran, Obama sfida il Congresso Usa

Il presidente degli Stati Uniti è molto soddisfatto per l’accordo sul nucleare iraniano, siglato a Vienna tra il Gruppo dei 5+1 e Teheran. “Grazie a questo accordo l’Iran non sarà in grado di sviluppare la bomba atomica”, sottolinea Barack Obama in una dichiarazione rilasciata alle 7 del mattino (ora di Washington). Per il presidente si tratta di una grande vittoria della diplomazia Usa. “Se l’Iran violerà l’accordo tutte le sanzioni saranno ripristinate e ci saranno serie conseguenze”. Obama assicura che  l’accordo “non si basa sulla fiducia, ma sulle verifiche. E precisa che “gli ispettori saranno in grado di accedere a […]

  

Cuba, Marco Rubio bacchetta Obama

Il senatore della Florida Marco Rubio è preso di mira dal New York Times, che lo accusa di non essere riuscito a fare breccia tra i cubani, nonostante le sue origini. Lui ha reagito piccato: “Il mio obiettivo – ha twittato – è una Cuba libera. Togliere l’embargo senza riforme significative finirà solo per rafforzare il regime di Castro”. Una stoccata che non è rivolta tanto al quotidiano della Grande mela quanto alla Casa Bianca, per il disgelo diplomatico lanciato da Barack Obama, con l’imminente riapertura delle ambasciate (all’Avana e a Washington) annunciata nei giorni scorsi. Rubio replica anche a […]

  

Mea culpa di Obama: non sono riuscito a unire

Il Washington Post analizza lo stato d’animo di Barack Obama, molto cupo dopo la strage di Charleston, dove un ragazzo ha ucciso ben 9 afroamericani. Il presidente si rammarica di non essere stato la figura unificante e di trasformazione che avrebbe sperato di essere, a partire dalle questioni razziali e dalle armi. Insomma, Obama si è accorto che è difficile passare dalle parole (e dai sogni) ai fatti e che governare un Paese non è per nulla semplice. Ammissione di colpa o semplice rammarico di un uomo che, all’improvviso, si riscopre normale e, proprio per questo, fragile ed estremamente piccolo, […]

  

Obama delude gli armeni

Nel 2008, in piena campagna elettorale, Obama promise che da presidente avrebbe riconosciuto il genocidio armeno. Ora, però, ci ha ripensato. Ha prevalso anche in lui la realpolitik. Quella parola tanto sgradita ai turchi non verrà usata dalla Casa Bianca. La marcia indietro ovviamente ha deluso gli attivisti armeni che avevano sperato in una dura presa di posizione degli Usa nel solco della linea intrapresa da Papa Francesco. Erdogan oggi si era detto sicuro che Obama non avrebbe menzionato il genocidio in occasione del centenario del massacro dei cristiani armeni in Turchia nel 1915-16. “Non mi piacerebbe sentire questa parola dal presidente […]

  

Obama chiude la guerra fredda con Cuba

Tutti hanno parlato di uno storico faccia a faccia. E non si può definire altrimenti l’incontro tra Barack Obama e Raul Castro. La crisi scoppiata prima con il tentativo d’invasione americano (1961) e poi con i missili sovietici installati sull’isola caraibica (1962), ormai è un’immagine ingiallita dal tempo. Dopo 54 anni la diplomazia ha riannodato i fili del dialogo. Certo, Cuba era e resta un paese non democratico, che priva i propri cittadini della libertà. Ma ce ne sono molti altri nel mondo. E dai fili pazientemente intrecciati dalla Casa Bianca presto si potrebbe scorgere una tela nuova, con un […]

  

Nucleare: l’Iran, Obama e i Repubblicani

Dopo un lungo sforzo diplomatico a Losanna è stata siglata l’intesa sul nucleare per l’Iran. Teheran accetta i limiti al programma per i prossimi dieci anni in cambio della revoca delle sanzioni. Il compromesso finale, però, deve essere ancora scritto: si apre, ora, la non meno importante parte tecnica, che sarà non meno importante di quella politica. Si dovrà chiudere entro il 30 giugno. Nei dieci anni di durata dell’accordo l’attività nucleare iraniana sarà costantemente monitorata. Previsti poi, a scadenze successive (15, 20 e 25 anni), altri obiettivi volti a dare corpo a un clima di ritrovata fiducia (questo almeno […]

  

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