12 settembre 1919. Esattamente un secolo fa, Gabriele d’Annunzio entrava in Fiume d’Italia, “disobbedendo” ai diktat di Società delle Nazioni e compagnia bella, inaugurando quella che Claudia Salaris ha definito, usando un’espressione che ha avuto molta fortuna, «festa della Rivoluzione». Il Vate aveva compiuto la Marcia di Ronchi febbricitante, e sempre febbricitante era entrato nella Città, realizzando un’Impresa annunciata giorni prima da parole irrevocabili, vergate a mano su carta intestata Ardisco non ordisco, quasi in un interiore conto alla rovescia: «Giovedì, nel pomeriggio sarò a Ronchi per partire verso il gran destino». Ancora ignaro del fatto che quella febbre, quel […]