Giovedì 11 luglio 2013 – Santa Olga – Taurianova

No, Vabbeh! L’accaparramento del ricchione continua. Come se fossimo una sorta di trofeo. Come le corna d’alce e la zampina di lepre. Come uno scalpo Sioux, o una testa Dayaca di salgariana memoria. Tutti vogliono il frocio di famiglia. Un omosessuale più o meno colorato e baraccone da sfoggiare alle cene, in giro per negozi, alla preparazione del matrimonio, nel salotto buono per animare la conversazione. Veniamo braccati come serial killer. Non ci danno tregua. Le signore bene ci vorrebbero far incastonare fra le perle dei bracciali, la tv ci cotona e ci imbelletta per ogni diretta, le associazioni ci tesserano per improfumarsi di tutele, la politica ci “attenziona”. In questo, almeno in questo, il Vaticano resta coerente. Ci nasconde. Sotto le tonache. Ma il mio risveglio di oggi è Rainbow grazie alla segnalazione di Alfredo Reni, meraviglioso amico di sempre, da sempre Conduttore e non solo delle Radio più seguite nel Sud. Alfredo, nottetempo, mi segnala la filoFrocissima trovata dell’assessora comunale di Taormina, Signora Ranieri  “La consegna di pergamene-ricordo a coppie gay potrebbe incentivare il turismo taorminese. La nostra città  fa registrare numerose presenze di gay. E allora perché non sfruttare questa lunga storia che parte da tanti personaggi omosessuali dell’Ottocento che frequentavano Taormina? Numerose sono le location che potrebbero accogliere le unioni del genere che contribuirebbero, tra l’altro, ad aiutare l’industria turistica locale creando un movimento importante”. Un movimento importante! Azzo!, mi dico. Quanto importante? Tanto da spingere il Comune a rilasciare una pergamena? Assessora Cara, non si dispiaccia, ma della pergamena della Libera Terra di Taormina che ce ne dovremmo fare? Mi creda, non sono queste le battaglie che interessano. I diritti di tutti, interessano. La Normalità, interessa. I ghetti mentali e geografici non interessano proprio. Tanto meno se affondano le radici nel passato ipocrita e bugiardo. I personaggi omosessuali dell’Ottocento frequentavano Taormina perché ci trovavano gente povera disposta a tutto. E non solo Taormina. Ci ha pensato un pò su? E gli stessi personaggi, ruspavano nelle periferie povere di Roma negli anni 60 e 70 del Novecento. Oggi vanno a Phuket o in Brasile o chissà dove. No, Signorassessora: noi non siamo quei froci lì. Siamo gente seria, seppur apparecchiata con qualche ciondolo al collo e qualche anello al dito. Non ci facciamo incantare da qualche rotolo rosa col marchio del Comune. Non faremo da attrazione per qualche fotografo sporcaccione improvvisato. Verremo a Taormina, certo!, ma senza farci notare. Trascorreremo delle belle giornate sobrie, rinfrescate dalle Vostre granite di limone. Godremo della paradisiaca bellezza della Vostra inimitabile Città, perla della Sicilia, ma non vi diremo che siamo ricchioni. E Lei, Assessora mia, non stamperà i diplomi.

… Fra me e me…

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