Lunedì 26 agosto 2013 – Sant’Alessandro martire – Scilla

Ci conosciamo da anni, ormai, e non dovrei più stupirmi. E, invece, no! Edoardo Sylos Labini riesce sempre a prendermi in contropiede. A cogliermi di sorpresa. E di bene in meglio. Come quando mi telefonava per invitarmi, lui che debuttò nel Grande Teatro e da protagonista, ad assistere ai suoi spettacoli nei locali più alternativi di Roma e d’Italia. Assieme a Lui e alla Sua Arte provocatoria ho conosciuto autori Off e sale ancora più Off. “Rum e vodka“, ad esempio lo “bevemmo” insieme in un pub del quartiere San Lorenzo, a Roma, fino ad allora e da allora in poi zona out per gli Artisti non di sinistra.

Ma noi ci dicevamo amici già da quel 1997 quando Edoardo debuttò in “E ballando ballando“, di Jean Claude Penchenat, che un regista italiano volle presentare al nostro pubblico, riscuotendo un enorme successo. Alla Prima, in Versilia, arrivammo da Parigi con Penchenat e i Suoi Attori che lo avevano interpretato non solo a teatro, ma anche al cinema, diretti da Scola. Fu, ripeto, un successone. Ed io, che a Parigi e con loro ci lavoravo da anni, sentii la Compagnia italiana ancora più vicina. Con Sylos non ci perdemmo mai di vista. E’  quell’Amico che sai che c’è. Che sa condividere. Che non tiene mai per sé la fama e gli onori: ti chiama e spartisce.

E così ha fatto quando, ideata la pagina Off de Il Giornale, ha subito pensato ai professionisti di cui conosce lo spessore e le fatiche. E, dunque, articoli ed articoli dedicati a Chi “fa il mestiere da artigiano”, Chi suda e pena anche a farne arrivare notizia oltre il muro di gomma dell’indifferenza dei media, Chi non trova così facilmente i “canali giusti” per farsi conoscere. Altro motivo di stupore: un attore noto come è Lui poteva fottersene, come fanno in migliaia. Invece, no. Ti chiama e ti coinvolge “Ninuzzo, ti va di scrivere per aiutarmi a far conoscere i colleghi bravi e meno conosciuti?” Che gli rispondi, no? Certo che sì! Ed eccoci a lavorare fianco a fianco, per rompere silenzi molto spesso colpevoli. Accontentato, pensi… Ma, ancora una volta, no! Dagli uffici che stanno ospitando mafiaNO, nel cuore della Piana, a Taurianova, i ragazzi mi chiedono se conosco l’attore Edoardo Sylos Labini che chiede di aderire al Progetto etico mafiaNO. Gli telefono. “Ninuzzo, io ci sono: che devo fa?” Proponi, Gli rispondo. Ed eccolo lì a lavorare su progetti futuri. Lo incontrerò ancora per la sua Prima del 26 settembre al Teatro Manzoni di Milano: sarà di nuovo D’Annunzio, tra amori e battaglie.

Per buona parte della stagione. Poi, nuovo lavoro… Chissà cosa. Negli ultimi anni ci ha abituati a sorprese di un certo spessore. Il suo Discoteatro è, ormai, uno stile preciso. Che sa fare bene. Mazzini, Balbo, D’Annunzio… Tutti raccontati “in maniera diversa” dal solito. Probabilmente, quella giusta. Sicuramente, la più onesta. Ecco perché siamo ben felici che Sylos sia Attore mafiaNO.

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Mi aspetto grandi cose da questa adesione.

… fra me e il mio Amico…

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