Domenica 17 novembre 2013 – Santa Elisabetta – compleanno Emanuela – Taurianova

Bull

Ebbene, sì!

L’Erotismo è una delle vie più divertenti e colorate per uscire dal tunnel grigio e triste della crisi. E’ il rifugio sicuro della fantasia e della creatività di ognuno di noi. Anche dei più refrattari. Di coloro che mentono sapendo di mentire dichiarando di non amarlo o, addirittura, di esserne schifati. Di tutta quella gente che, solo per timore del giudizio degli altri, si dichiara refrattaria ad ogni stimolo sensuale, interno ed esterno.

Non ci credo. Già uno sguardo può turbare e scatenare mille e mille piaceri. Anche le più spaventate creano rapidissimi processi mentali che spingono verso la fantasia più intima, quella che si può confessare o meno, ma che esiste. Eccome, se esiste.Una carezza. Il primo passo avanti verso la comunicazione tattile del desiderio. Di chi la fa. Di chi la riceve. Lo sanno bene i gatti, che partono con il loro concerto di fusa. Lo sappiamo benissimo anche noi, che le incoraggiamo, le carezze, altro che!!

Un abbraccio. Conforto nelle tristezze e paradiso dei sensi. Lo scambio di odori, calore, sensi. Chi pensa di poter negare la bellezza dell’abbraccio, di poterlo relegare solo alla partecipazione amicale o fraterna, compie peccato mortale. La stretta è sempre sensuale e carnale. E’ attraversare il confine. E’ entrare nell’aura e nel mondo dell’altro. Una visita di piacere. Mascherata, a volte, dai rigori dell’educazione cattolica. Ma forte del suo messaggio spontaneo di visitazione e disponibilità all’incontro.

 

E, poi, il donarsi. Quella meravigliosa lotta per il piacere. Il proprio piacere. Il piacere dell’altro. Il regalo di Dio alla Donna e all’Uomo, dotati di organi per la percezione e la creazione del senso. Del godimento. Non li avrebbe messi al punto giusto, Dio, se non avesse voluto sentirci ansimare e gemere di complice partecipazione. Non avrebbe, la Natura, creato i canali di collegamento fra quegli organi e il cervello, contenitore della Mente e di tutti i suoi inganni e di tutte le sue verità. 

 

Cosa può spaventare in così alta e divina bellezza? Cosa e chi? Forse, la certezza certa di esserne tenuti fuori. Di non poter partecipare e controllare quei mistici momenti di totale unione dell’uno con l’altro. Ecco cosa.

Ed è dalla certezza che nasce il dubbio e la paura. Di perdere, non potendo governare gli amanti nell’atto di donarsi, il dominio su di essi. Di non poterli catalogare. Contare. Elencare. E, dunque, avere. Possedere come schiavi delle regole e delle mansioni.

E, così, nasce la distanza. La bugia. Spesso, la maldicenza. E, conseguentemente, il silenzio sulle cose fatte e le sensazioni provate. Ognuno tiene per sé. Giustamente. Forse giustamente…

Poi, arriva l’Arte. La Voce di Tutti e Nessuno. La Voce dell’Universale. E svela. Spudoratamente svela e dichiara.

Dichiara che il Piacere esiste. Che governa il Creato. Che si manifesta nella Parola, nel Gesto, nel Suono. Che è contenuto nella Materia e che, a sua volta, La contiene. Che è origine e fine. Che è bene quanto è male. Che è corda che stringe e lama che la taglia. Che è vittima e carnefice.

E il Piacere non teme più il giudizio e la critica. Se ne fotte e continua per la propria divina strada.

Non potevo perdermelo, Bull di Francesco Apolloni. Come non potevo non leggere Il Profumo di Suskind. O Dolce come il cioccolato di Laura Esquivel.

Non riuscivo a non parlarvene. Perché è forte e potente. Come un’opera d’Arte.

… fra me e me. Su http://www.ilgiornaleoff.it

http://www.ninospirli.it 

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