Sabato 15 febbraio – Santa Giorgia – Reggio Calabria

Ne abbiamo i maroni pieni, di frau merkel! Sembra che la sua unica fissazione siamo noi italiani, i greci, gli spagnoli. Forse, anche i francesi. Insomma, odia i popoli mediterranei. La naziculona germanica punta costantemente gli occhi sul nostro Paese e, non appena vede segni di recupero, tenta l’affondo. Se non glielo impediamo una volta per sempre, questa il quarto reich lo fa davvero. Dove non hanno potuto con le armi, i todischi pensano di arrivare con l’economia e la finanza.

Dietro ogni Niet dell’Europa nei nostri confronti, c’è sempre lei, la burrosa scancelliera dal rutto alla birra. E’ ormai svelato e sotto gli occhi di tutti il suo zampone nella guerra al Presidente Berlusconi. Ha chiesto ed ottenuto dalle braghe calate italiane. Quelle che la venerano neanche fosse la capra Heidrunn, dalle cui poppe sgorga l’idromele.

No, per gli Italiani niente idromele dalle mammelle di frau merkel. Solo fiele. Della specie più amara. Non le piaceva Silvio Berlusconi, non le è piaciuto più di tanto Monti. E nemmeno Letta. E, adesso, mette la neve in tasca a Renzi. “Schnell, Italia!!” Niente, non se lo levano il vizio del nazismo, da quelle parti. Ce l’hanno nel passato, nel presente e se lo porteranno nel futuro.

Noi, il fascismo, no. C’è chi lo rispetta, chi lo denigra, chi lo incornicia e chi lo impasta di fango. Ma siamo andati avanti. Forse fin troppo. Fino a diventare anche un po’ mollacchioni. Fino ad esserci fatti fottere dalla globalizzazione yankee tutta fuffa e bandierine. Fino ad aver consegnato le armi per decenni ad un socialismo sovietico forte di cingolati e kalashnikov. Fino a stare, oggi, in silenzio sotto i colpi dell’arroganza di una misteriosa loggia politicofinanziaria, che ci sta riducendo con le pezze al culo e il cappio al collo.

Se gli Italiani si suicidano (e continuano a farlo), è perché le cose, nel Belpaese, non stanno ancora marciando verso la Primavera. Stanno ancora patendo un autunno mortificante e debole di speranze. I governi asmatici degli ultimi due anni non hanno avuto  il lungo respiro. E il Popolo aspetta i tempi migliori. E non gradisce le ingerenze da caposala frigida di chicchessia. Men che meno dalla bionda  luppolosa consumatrice di boccaloni di birra.

Questa perpetua ironia sull’italianità degli Italiani sta stancando anche i Santi.

Della nostra indole ne andiamo fieri e non accettiamo lezioni di democrazia e civiltà dai convinti costruttori di Muri. Neanche da quelli che, per vergogna, i muri li hanno dovuti picconare. Vendendoli nelle edicole a ettogrammi.

Muta, Frau! Ci pensiamo noi al nostro Paese, al nostro Governo, alla nostra Economia, alla nostra Rinascita. Lei pensi alla sua storia e agli scandali di fresca scoperta. Non male, per un Paese di precisini…

… Fra me e me, davanti ad un piccolo calice di Cirò.

 

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